Una strada mortale
L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – L’Aquila è una città in cerca di normalità e che tenta, disperatamente, di farsi ascoltare e dare un qualche ordine alla sua vita ordinaria. I problemi sono infiniti e non riguardano solo punti eclatanti e noti come le macerie, i soldi in cassa e non solo virtuali, i servizi da riattivare, l’imprenditoria da rilanciare. Fra i problemi trascurati, ma non meno urgenti, quello del traffico, organizzato in modo da supportare l’emergenza e che oggi mostra non poche criticità . Fra queste, poiché lì risediamo, vogliamo segnalare con allarme, la condizione davvero critica di via Comunità Europea, strada diventata di fatto a scorrimento veloce e con una condizione di rumorosità , inquinamento da combustione e pericolosità davvero gravi per i numerosi ed ormai rientrati residenti. E’ vero che occorreva sviluppare un piano d’emergenza per l’utenza verso l’ospedale e la zona nord della città , ma è altrettanto vero che, passata l’emergenza, chi di dovere dovrà valutare il fatto che, persistendo quanto attuato, si pone a serio rischio non solo l’incolumità dei residente (in pericolo investimemnto ogni volta che escono di casa, non hanno punti protetti di attraversamento e si ritrovano auto bellamente parcheggiate anche di fronte alle uscite); ma, in più, sviluppo di condizioni di autentica minaccia per la salute, legati (qui parlo da medico) ad inquinamento acustico ed atmosferico ben al di sopra dei limiti previsti. Una recente indagine scientifica voluta e promossa dalla Comunità Europea, ci informa che, a differenza dei danni provocati dallo smog e dall’inquinamento atmosferico, le conseguenze negative del troppo rumore non sono altrettanto manifeste, ma non per questo meno gravi. Eppure di effetti deleteri per la salute degli individui, provocati dal frastuono continuo, ce ne sono tanti. Probabilmente se ne parla troppo poco e spesso vengono sottovalutati, ma indagini recenti mostrano che l’inquinamento acustico è tutt’altro che innocuo perchè provoca squilibri nei sistemi di controllo della pressione e degli ormoni. L’esposizione protratta nel tempo a fonti di inquinamento acustico più o meno intense ha ripercussioni anche gravi. I maggiori danni a livello extrauditivo, cioè su altri apparati, provocati dal rumore sono ipertensione arteriosa sull’apparato cardiovascolare, variazione della secrezione gastrica sull’apparato digerente, fatica cronica sul sistema nervoso centrale e riduzione dei livelli di vigilanza ed attenzione, con rischi aggiuntivi di incidenti gravi o anche mortali. Per quanto attiene, poi, all’inquinamento chimico, come ben sa il nostro sindaco, pneumologo di grande esperienza e dottrina, esso causa malattie respiratorie acute e croniche e rappresenta una grave minaccia per la salute di bambini ed adulti, oltre a predisporre e favori l’insorgenza di allergie e anche neoplasie. I danni per la salute dovuti all’inquinamento urbano provengono in larga misura da due inquinanti: il particolato atmosferico, ovvero le famigerate polveri fini, e l’ozono, un gas tossico prodotto in seguito alle reazioni chimiche provocate dall’azione dei raggi ultravioletti su altri inquinanti. Mentre i maggiori picchi di ozono si verificano nelle ore centrali delle calde giornate estive (quando, durante i giorni di allarme inquinamento, le autorità consigliano appunto di evitare le attività all’aria aperta), la concentrazione di particolato raggiunge in molte città livelli di attenzione e di allarme in tutte le stagioni. Questo allarme è a livelli stratosferici da mesi, ormai, per i residenti di Via Comunità Europea che intendo chiedere, attraverso una petizione, soluzioni rapide alla questione e ripristino delle vecchie condizioni di viabilità , essendo, fra l’altro, la condizione non più emergenziale.
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