Documentario – ecco i vincitori
Pescara – Festival del documentario d’Abruzzo – Premio Internazionale Emilio Lopez 2010, ecco l’elenco di tutti i vincitori della quarta edizione:
Migliori documentari “Into the blue”, “A Nord Est”, “Nìguri” e “+ O – Il sesso confuso”.
Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica
a “Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso”,
Menzione Speciale delle Direzione Artistica a “Alisya nel paese delle meraviglie”.
Premio per la carriera al maestro Franco Piavoli.
Si è conclusa nella serata di venerdì 25 giugno, con la premiazione dei vincitori nello scenario dell’Auditorium Petruzzi di Pescara, la quarta edizione del Festival del documentario d’Abruzzo – Premio Internazionale Emilio Lopez.
Nel corso della cerimonia, l’Assessore al Comune di Pescara Carla Di Santo Panzino, la Presidente dell’ACMA Chiara Manni, i Direttori Artistici Massimo Facecchia e Antonio Stella e il regista Dino Viani, presidente della giuria abruzzese, hanno consegnato i premi ai documentari vincitori.
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I film vincitori del Festival
Per la sezione “Abruzzo Doc”, assegnati dalla giuria abruzzese:
- Premio Emilio Lopez come miglior documentario a “Into the blue” di Emiliano Dante
“Per esser riuscito a raccontare la tragedia del terremoto senza cadere nello sterile documentarismo ma restituendoci il dolore della popolazione e dell’autore stesso in una dimensione immaginaria di notevole valore”.
- Menzione Speciale a “Non tacere, Don Roberto e la Scuola 725” di Fabio Grimaldi
“Per la ricostruzione della memoria attraverso un sapiente intreccio di fonti audiovisive d’epoca e di interviste dei protagonisti diretti. Per il valore testimoniale dagli alti significati politici delle vicende delle baraccopoli dell’Acquedotto Felice e della scuola 725 di Don Roberto Sardelli”.
Per la sezione “Sperimentario”, assegnato dalla giuria internazionale:
- Premio Emilio Lopez come miglior documentario a “A Nord Est” di Luca Scivoletto e Milo Adami
“Per aver molto ben illustrato due mondi in collisione: un’intensa e poetica identità del passato dei luoghi e delle persone sconfitta da un presente asettico e geometrico. Da sottolineare l’uso importante e raffinato della musica”.
Per la sezione “Visti da vicino”, anch’essi assegnati dalla giuria internazionale:
- Premio Emilio Lopez come miglior documentario a “Nìguri” di Antonio Martino
“Per la completezza e la grande umanità che conferisce forza al racconto di tutte le voci, contrapposte, sul tema dell’emigrazione in un paese calabro, accompagnato dalla buona qualità delle immagini, della narrazione e della regia”.
- Menzione Speciale a “My future / Yodefitu” di Lieven Corthouts
“Per aver saputo raccontare la quotidianità di una ragazza etiope in uno dei momenti più importanti della sua vita: l’attesa di un possibile futuro. La messa in scena non condiziona l’autenticità dei personaggi, riuscendo al contempo a creare una forte e crescente tensione narrativa, insieme a una attenta cura delle immagini”.
Per la sezione “Panorama italiano”, assegnato dalla giuria popolare che ha assistito ai film in sala:
- Premio Emilio Lopez come miglior documentario a “+ o – il sesso confuso, racconti di mondi nell’era Aids” di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli
Dal commento di uno spettatore contenuto in una scheda per la votazione: “Sorprendenti le vite degli altri, la capacità di reagire con forza alle condizioni di vita che cambiano e la difficoltà di comunicazione”.
Menzione speciale della Direzione Artistica a “Alisya nel paese delle meraviglie” di Simone Amendola
“Per aver intuito la necessità e l’urgenza del tema, per averlo rappresentato con efficace realismo e per aver saputo raccontare con delicatezza le difficoltà del vivere quotidiano dei protagonisti”.
Premio per la carriera a Franco Piavoli
“Per il complesso della sua opera e per la capacità di rappresentare la società contemporanea attraverso i ‘volti della realtà’ tracciando negli anni un percorso di coerenza e di stile oggi raro, ma più che mai attuale e necessario”.
Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica a “Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso” di Roberto Greco
“Per aver voluto raccontare la storia di un servitore dello Stato dai meriti professionali e umani fuori dal comune. Per averlo fatto nella consapevolezza di fissare un dovere di memoria in un ritratto dalle tinte forti e vivaci in una Palermo sempre sospesa tra ricordo e oblio”.
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La giuria internazionale, presieduta dal regista Mimmo Calopresti, era composta anche da Mario Balsamo, regista e documentarista che ha collaborato a molte trasmissioni Rai, e da Hélène Trigueros, impegnata documentarista francese.
La giuria abruzzese era invece composta dal presidente, il regista Dino Viani, dalla storica Simona Troilo e da Daniele Baldacci, direttore della fotografia tra i più innovativi del cinema italiano.
La giuria popolare era infine formata dal pubblico che ha assistito ai film nelle varie serate della Festival.
L’Assessore al Comune di Pescara Carla Di Santo Panzino – che ha consegnato come premio la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica al regista del film “Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso” sulla vita di Boris Giuliano – ha affermato: “sono stata particolarmente entusiasta di partecipare a questa iniziativa, che ha offerto grande spazio a temi di rilevanza sociale e alle variegate condizioni di marginalità, che con il mio Assessorato cerchiamo di affrontare con grande impegno, in maniera completa ed efficiente”.
La Presidente dell’ACMA, associazione organizzatrice del Festival, Chiara Manni ha dichiarato: “Siamo veramente soddisfatti di questa edizione del Festival e della partecipazione del pubblico. Ci auguriamo che questa iniziativa possa godere di un sempre maggiore sostegno da parte delle istituzioni affinché possa essere proseguito, consolidato e valorizzato come appuntamento culturale di rilevo per la città di Pescara e per l’intera regione”.
I Direttori Artistici del Festival Massimo Facecchia e Antonio Stella hanno infine evidenziato l’altissimo livello qualitativo della manifestazione, una delle pochissime in Italia dedicate esclusivamente al genere documentario, che quest’anno ha visto in concorso le migliori opere del panorama italiano e internazionale dell’ultimo anno.
La quarta edizione del Festival del documentario d’Abruzzo è stata dedicata alla memoria di Corso Salani, regista, sceneggiatore e attore, scomparso lo scorso 16 giugno a soli 48 anni, che lo scorso anno fu presidente della Giuria internazionale del Festival del documentario d’Abruzzo.
Organizzato dall’ACMA (Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese), con la collaborazione del Museo delle Genti d’Abruzzo, il Festival quest’anno ha ricevuto il Premio di rappresentanza del Presidente della Repubblica con Medaglia ed è patrocinato da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, UNESCO Italia, Abruzzo Film Commission, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara, Comune di Pescara, Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara e APT – Abruzzo Promozione Turismo.
Il Festival – dedicato alla memoria di Emilio Lopez, regista e montatore di numerosi documentari, tra i quali diversi dedicati all’Abruzzo. L’ACMA è un’associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 2000, che ha tra le sue finalità quelle di diffondere la cultura cinematografica ed audiovisiva, di favorire e ampliare la fruizione delle molte attività multimediali esistenti nel territorio e di promuoverne di nuove.
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