Roma 5 – Pomodorate alla Rai – Pezzopane: “L’Aquila muore, non lo permetteremo”


L’Aquila – Un servizio pubblico non può oscurare per interferenze politiche un evento come il corteo del 16 giugno. E’ omissione del proprio dovere di informazione. E non può farlo a maggior ragione un servizio pubblico pagato dai cittadini. E’ quanto hanno voluto dire a voce altissima gli aquilani alla Rai, in viale Mazzini, dopo il consiglio comunale che ha proclamato lo stato di agitazione permanente, riunito nei pressi del Senato.
Chi ha raggiunto la sede Rai da piazza Navona vi ha trovato altri, che erano giunti dall’Aquila con mezzi propri. Numerose le adesioni da comitati, organizzazioni, gruppi. Inevitabile qualche aspetto diciamo accentuato della protesta: lanci di ortaggi, urli, proteste, insulti. Un ironico banchetto con Nutella e pane, polemico nei confronti di chi la sera del 16 preferì mettere in onda servizi sui rischi del famoso cioccolato, anzichè cronaca sul corteo degli aquilani. Più accalorate le proteste contro il direttore del Tg1 Minzolini, invitato “caldamente” a dimettersi. C’è stato chi, tra la folla, ha contestato il ruolo pubblico del TG1, che a suo tempo ha dedicato molto spazio agli interventi durante l’emergenza sisma, ma oggi che si protesta contro il governo appare quanto meno distratto e minimizzante.
L’on. Rodolfo De Laurentiis, consigliere di amministrazione Rai, e deputato marsicano, ha prospettato la possibilità di un incontro in Rai con una delegazione di aquilani. L’invito non è stato accettato. “Dicano la verità e facciano il loro lavoro di cronisti in televisione” ha risposto per tutti Anna Lucia Bonanni, del comitato 3,32, uno dei più attivi. La Bonanni in persona aveva, poco prima, esortato i manifestanti diretti verso piazza Navona a esternare il loro disappunto e la loro protesta.
Portavoce del TG2 hanno nuovamente fatto presente di aver messo in onda dei servizi sul corteo del 16 giugno, il giorno successivo e qualche sera dopo. A questo punto rimane solo il Tg1 arroccato sull’omissione di cui gli fatto addebito gli aquilani, parzialmwente e anche goffamente “ricucita” con un breve e distratto servizio filmato trasmesso oggi sulla manifestazione romana. Così, tanto per non esagerare… Pilotare l’informazione è costume di certi giornalisti, ma c’è un limite.

PEZZOPANE – Molto convincente l’intervento della Vice Presidente del Consiglio provinciale Stefania Pezzopane al Consiglio Comunale a Piazza Navona , accolto con applausi dei presenti specie quando ha ribadito i punti concreti della mobilitazione. “Siamo qui per dire chiaro al Governo e al Senato che sta discutendo la manovra finanziaria che va cambiato l’articolo 39. L’Aquila sta morendo, ma gli aquilani non lo permetteranno, cambiare l’art 39 e adottare il medesimo sistema fiscale su sospensione e restituzione adottato nelle altre tragedie accadute in Italia, che sono state sicuramente di minor portata e impatto della tragedia aquilana, inoltre zona franca vera come c’era stato promesso questo va inserito subito nella manovra finanziaria, ma è chiaro e tutti sono d’accordo che c’è bisogno di una legge speciale per la ricostruzione dell’Aquila, una LEGGE AD URBEM, dove siano chiare le risorse, gli strumenti e le innovazioni da inserire nella grande opera di ricostruzione dell’Aquila e dei territori colpiti. Gli aquilani non vogliono essere trasformati in un popolo piagnucolone e che ogni tre mesi deve andare a Roma con il cappello in mano a chiedere favori ed elemosina. Siamo un popolo fiero e dignitoso che chiede il rispetto dei diritti”.

(Nelle foto de IlCentro.it un eloquente cartello e i resti degli ortaggi lanciati dai manifestanti contro la sede Rai, tra i piedi dei poliziotti schierati per l’ordine pubblico)


24 Giugno 2010

Categoria : Cronaca
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