Roma 4: SOS forte e chiaro, richieste precise – Adesso tutti attendono le risposte
L’Aquila – Manifestazione chiara e forte, e senza intemperanze. SOS, sosteniamo L’Aquila, gli slogan più ostentati. Folla rilevante e tante bandiere nere e verdi in piazza Navona. Ne riferiscono anche brevemente il Tg1 e più ampiamente il TG3 nazionale. L’Aquila, ormai allo scrimolo del baratro economico e sociale, ha detto cosa le occorre per continuare ad esistere, e il Governo – speriamo – ne ha preso nota, anche se nessuno (che si sappia finora) è stato ricevuto e ascoltato da esponenti dell’esecutivo. Cosa che forse sarebbe stata opportuna. Poteva e dovevano essere ricevuti sia il sindaco Cialente che il presidente Del Corvo che, oltre tutto, offrono una garanzia anche politica. Uno è del PD, l’altro del PdL. Potevano anche essere ricevuti alcuni sindaci del cratere. Ma è presto, ora che sono le 13,30, per trarre conclusioni.
La proclamazione dello stato di agitazione permanente è un chiaro monito. La città e il cratere non accettano di essere mollati al loro destino, nella farragine e nell’incertezza. Via le tasse subito, subito la zona franca e subito una tassa di scopo per reperire risorse che, a quanto sembra, non ci sono o comunque non vengono garantite secondo un’erogazione regolare e sicura.
La gente di queste parti è tranquilla e civile, ma ricordiamoci quello slogan: “Abruzzesi gentili sì, ma fessi no”. Potrebbe accadere anche ciò che Roma forse non immagina: la disperazione porta lontano e c’è chi è disposto a giocarsi tutto per tutto. Tanto, se si deve morire, vale farlo in modo dignitoso e sotto gli occhi di tutti gli italiani. Ricostruzione, sì o no, e quando. Lo dicano subito. E se è un no, abbiano il coraggio di dirlo mostrando la faccia. Quanto all’informazione, il TG5 ha mostrato alle 13 delle immagini della manifestazione a Roma. (Nella foto: per ora non c’è che qualche centesimo)
Non c'è ancora nessun commento.