Altro che solidarietà : lucravano sui doni per i terremotati – Modavi: 4 arresti, e 2 denunciati
Chieti – Con l’accusa di peculato in concorso continuato sono stati arrestati il presidente della onlus di protezione civile Modavi di Pescara, Franco Giovagnoli, 53 anni, e tre soci volontari, Daniele Marinelli, 42 anni, Dario e Mirko Francano, padre e figlio, residenti nel Pescarese. Due persone della provincia di Chieti denunciate per ricettazione: L.N., 67 anni, commerciante, e T.A., 53. “La promozione sociale di un volontariato attivo che miri, attraverso la rimozione delle cause del disagio, al raggiungimento di un nuovo modello di società è una delle finalità che si propone il MO.D.A.V.I, associazione di promozione sociale costituitasi nel settembre 1995 e che diffusa su tutto il territorio nazionale, attraverso la sua azione diretta e indiretta intende favorire la spontanea aggregazione e la crescita del ruolo educativo, sociale e politico del volontariato e della promozione sociale. Si tratta di una associazione no-profit che vuole promuovere il valore della cittadinanza, attiva e partecipativa tramite l’azione volontaria mirata alle aree di disagio sociale sulle quali intervenire attraverso iniziative concrete di solidarietà e promozione umana”. Questo si legge sul sito Modavi. Evidentemente c’è chi ha tradito questi nobili propositi, anche se sarà poi l’inchiesta a stabilire come sono andate le cose in Abruzzo.
I carabinieri aveva ricecevuto quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere dal gip di Chieti, per concorso in peculato continuato. Secondo le indagini, i personaggi avrebbero approfittato delle emergenze per trarre vantaggi personali grazie alla saolidarietà : azioni particolarmente disgustose soprattutto per chi alla solidarietà crede e fa donazioni di calzature, elettrodomestici, pannolini, spazzolini da denti, dentifricio, e altri generi. Si tratta di materiale raccolto da un’associazione onlus di protezione civile della provincia di Pescara e destinati alle popolazioni terremotate di L’Aquila e di Haiti. Sono in corso di esecuzione anche dieci decreti di perquisizione e sequestro a carico di persone coinvolte nella ricettazione dei beni. L’operazione potrebbe riservare sorprese e mettere in luce vergognosi meccanismi di arricchimento a spese di chi fa del bene nei momenti più drammatici.
Non c'è ancora nessun commento.