“Questo è il centro, venite a vederlo” dice Cialente ai direttori dei giornali e dei tg
L’Aquila – Domani sarà – o dovrebbe essere negli auspici del sindaco Cialente – la giornata dei direttori. Quelli delle maggiori (e minori, l’invito è giunto a tutti) testate nazionali: di carta, ma anche on line ed elettromagnetiche, cioè radio e tv. Nessuno sa quanti direttori ci saranno davvero, oppure invieranno loro sostituti. Il problema L’Aquila è sicuramente di portata e livello più che nazionale. La grande manifestazione di protesta del 16 giugno, ventimila persone almeno, e non solo dell’Aquila, avrebbe dovuto indurre tutte le testate a dedicare spazio e attenzione a quanto accadeva in una città che è almeno due cose: un capoluogo di Regione e il primo capoluogo di Regione distrutto da un terremoto, almeno in epoca moderna. Invece, specie al Nord, serpeggia il peggiore degli atteggiamenti: ‘sti aquilani non si accontentano mai. Quanti soldi ci costeranno ancora? Nessuno, neppure il leghista più retrivo, direbbe più una cosa del genere, se semplicemente venisse a visitare il centro storico completamente devastato, triturato, spicinato e ormai anche preda di ratti, erbacce, rifiuti, e abbandonato a ladri, cladestini, intrusi, vandali e speculatori senza scrupoli.
Il sindaco, la settimana scorsa, con una lettera inviata alle maggiori testate nazionali e locali, ha invitato gli operatori dell’informazione ad un tour tra le strade e le piazze di una citta’ ancora distrutta; tra i negozi e le attivita’ commerciali e produttive ancora chiusi; tra i luoghi tradizionalmente legati alla socialita’ ancora tristemente off limits.
Cialente ha assicurato che lui non parlera’, non fara’ commento alcuno, ma si limitera’ ad accompagnare gli ospiti, affinche’, ha scritto nella lettera ”non rimanga solo l’immagine di Obama, della consegna degli alloggi del progetto CASE o delle manifestazioni di protesta.
Vi prego di raccontare una citta’ che, in questo momento, non c’e’ piu’ a tutte le italiane e a tutti gli italiani”.
L’appuntamento per domani e’ alle ore 11. L’idea del sindaco è ottima e da sostenere: la risposta la vedremo domani.
Anche oggi sono in atto forme di protesta contro le testate giornalistiche accusate di ”non fare informazione” sui tanti problemi che ancora affliggono il territorio terremotato. ”Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 aziende diverse, stesso padrone” e’ la scritta apparsa stamane nell’aula consiliare della Regione Abruzzo, palazzo dell’Emiciclo, dove si teneva una seduta del Consiglio comunale dedicata alla ricostruzione del centro storico della citta’ capoluogo e dei centri storici dei Comuni piu’ piccoli.
(Nelle foto Col del 15 giugno scorso: Palazzo Margherita completamente ingabbiato, e due immagini strazianti di San Pietro e S.Maria Paganica: la realtà che tanti dovrebbero vedere prima di decidere qualsiasi cosa o dire qualsiasi cosa)
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