Almirante, uno che ci vedeva bene
Martinsicuro – Dopo 22 anni, tanti ne sono trascorsi dalla sua morte, la politica di centodestra che domina in questi anni l’Italia, dà atto ad un suo antenato di essere stato un lungimirante. A Martinsicuro, manifestazione – presenti molti esponenti del PdL – per ricordare un personaggio tante volte seguito da migliaia di persone (non tutte della sua idea, evidentemente) anche nei suoi storici comizi abruzzesi. A L’Aquila per vedere tanta gente ad un comizio, nell’immensa piazza del Duomo, ci voleva Almirante e soltanto Almirante. Gli altri, compresi illustri big della politica, facevano fatica a richiamare la metà delle persone che invece accorrevano quando c’era lui, il capo della destra di allora, il “fascista” (“Grazie di avermi chiamato così” ci disse Almirante in un’intervista nella televisione aquilana BTV 23 anni orsono). Alla manifestazione di Martinsicuro hanno partecipato il sen.Fabrizio Di Stefano, l’on. Carletti, l’assessore regionale Morra, il consigliere regionale Rabbuffo, il capogruppo regionale del PdL Giuliante e molti altri esponenti del partito che oggi governa l’Abruzzo con il presidente Chiodi. Almirante è stato ricordato, da alcuni con entusiasmo, come un precursore, un “medico” dei mali della prima repubblica che parlava di riforme, di innovazione, prevedeva problemi e storture della politica e ne suggeriva i rimedi. Un padre della destra moderna, come ha detto Di Stefano, un uomo dal pensiero acuto e attuale a capo di una missione politica decisamente lungimirante. Nel MSI voleva i valori della destra europea e infiltrava i germi della riforma e delle nuove idee che, anni dopo, sono diventate il decalogo della politica conservatrice ma anche innovatrice propria del PdL.
Sicuramente un uomo dotato di grande carisma, Almirante, e di doti anche umane che oggi paiono scomparse in una politica in cui troppo spesso ciò che dice qualcuno somiglia a ciò che dice qualcunaltro: per capire di chi si tratta occorre spegnere la radio e accendere la tv. Altrimenti, senza guardare l’oratore in volto, non capiresti chi sta parlando… Tra le grandi doti umane di Almirante, da tanti discusso e additato come un personaggio discutibile e dal passato turbolento, anche quella di sapere rispettare l’avversario. Memorabile il suo bacio sulla fronte di Berlinguer defunto, sotto gli occhi di centinaia di militanti comunisti muti e anche commossi (senza darlo a vedere…). (Nelle foto il sen. Fabrizio Di Stefano, e sotto Giorgio Almirante in un comizio a L’Aquila)
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