Veleni Bussi: “Indagine epidemiologica” – Replica della Provincia di Pescara
Torre de’ Passeri – “Alla luce delle recenti perizie redatte dall’Istituto superiore di Sanità rese note ieri e depositate nell’ambito del processo per la discarica di rifiuti tossici di Bussi che confermerebbero la presenza di sostanze cancerogene nelle acque, sono a rimarcare che Torre de’ Passeri è stato tra i paesi più colpiti”. A sottolinearlo è il sindaco di Torre de’ Passeri Antonello Linari. “A seguito della scoperta della discarica a Bussi e con la certezza dell’inquinamento dei pozzi Sant’Angelo, il Comune ha provato a fare chiarezza. Tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 abbiamo richiesto a Regione, Provincia, Arta, Asl di predisporre – ha ricordato Linari – una seria ed approfondita indagine epidemiologica per accertare il rispetto del diritto della salute gravemente compromesso dall’inquinamento delle falde e dei pozzi che hanno fornito l’acqua ai cittadini. Per quanto tempo è sgorgata acqua con sostanze cancerogene? Un sindaco – ha aggiunto Linari – ha il dovere di richiedere chiarezza e il diritto di essere ascoltato. L’istituto superiore della sanità ha esaminato le trenta sostanze rilevate nel sito, nei pozzi e nell’acqua e ne ha evidenziato il carattere cancerogeno, sottolineando che nel 2007, nei punti di rilievo, (tra cui le fontane pubbliche di Torre de’ Passeri) c’erano concentrazioni di contaminanti spesso di gran lunga superiori alla soglia consentita dalla legge. Torno a chiedere – ha ribadito il primo cittadino – che venga disposta un’indagine epidemiologica e constato con rammarico che mentre vanno avanti i processi per uno dei più grandi disastri ambientali d’Europa, si pensi ad aumentare la tariffa dell’acqua”.
“Mi auguro che presto si possa arrivare al rinvio a giudizio e quello che mi meraviglia – ha concluso Linari – è che la richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Torre de’ Passeri, in cui è stato registrato il picco d’inquinamento, sia stata escluso in udienza preliminare (deputata alla sola decisione del rinvio a giudizio degli imputati e non invece all’accertamento della loro colpevolezza). Allorché il processo dovesse giungere nella fase dibattimentale che dovrebbe svolgersi dinanzi alla Corte d’assise di Chieti, il Comune riproporrà la costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati”.
(Nella foto il sindaco Antonello Linari)
PROVINCIA – La Provincia di Pescara ed il Comune di Bussi sul Tirino, tramite i rispettivi rappresentanti istituzionali, si sono costituiti parte civile nel giudizio di responsabilità per il danno ambientale arrecato dalla mega discarica di Bussi. A seguito dell’istituzione del sito di bonifica di interesse nazionale (SIN), il Ministero dell’Ambiente al quale competono tutte le procedure inerenti la bonifica, ha convocato una conferenza di servizi dove sono stati illustrati gli interventi previsti per la messa in sicurezza d’emergenza del sito della discarica ed inoltre si è discusso dei progetti di messa in sicurezza delle due discariche di proprietà della Solvay, e della caratterizzazione del sito della società Edison. “La Regione Abruzzo ha ribadito, tra l’altro, la necessità che i Comuni interessati (Bussi sul Tirino, Torre de’ Passeri, Alanno, Scafa e Manoppello) comunicassero al Ministero i nominativi dei soggetti privati presenti nei territori di competenza ed interessati dalla perimetrazione del sito SIN – spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, Mario Lattanzio -. Si chiedeva inoltre ai Comuni di attivare le ditte segnalate o censite ricadenti nel SIN del proprio territorio comunale a presentare, entro 60 giorni dal ricevimento della lettera, il Piano di caratterizzazione da trasmettere al Ministero, al Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, all’Arta – Direzione centrale ed a questa Provincia. Allo stato attuale – aggiunge Lattanzio – sono ancora in atto le procedure con i Comuni”.
“La Provincia – precisa il presidente Guerino Testa – continua nella sua iniziativa di vigilanza e sollecitazione degli enti preposti, nell’esercizio delle proprie funzioni a tutela dell’ambiente e delle popolazioni interessate”.
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