Giornate prevenzione malattie epatiche

L’Aquila – La U.O.C. di Gastroenterologia, epatologia e nutrizione (direttore prof. Frieri, epatologa dr.ssa Saltarelli, e la U.O.C. di malattie infettive, direttore dott. Grimaldi e dr. Iapadre, rendono noto che nelle giornate 24-25 giugno, presso l’Ospedale San Salvatore, verrà effettuato uno screening, nell’ambito della prevenzione nazionale delle malattie epatiche (al primo piano dell’edificio L2, presso il DH dell’U.O.C. Gastroenterologia).
In questa occasione sarà effettuato un test rapido su sangue capillare per il controllo delle transaminasi e verrà compilata una scheda sanitaria dei pazienti (di età compresa fra 20 e 70 anni) non affetti da patologie epatiche note.
I pazienti con test alterato saranno convocati in tempi brevi per completare l’iter diagnostico presso gli ambulatori di Epatologia dove effettueranno visita epatologica ed ecografia dell’addome superiore. L’iniziativa è volta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce della malattie del fegato.
Perché prevenire le malattie del fegato? Il fegato è la ghiandola più grande del nostro organismo ed ha un ruolo di primo piano nel metabolismo di proteine, zuccheri, grassi, vitamine, ormoni, ma anche alcol e farmaci.
La cellula del fegato (epatocita) capta dal sangue numerosissime sostanze, le trasforma per mezzo delle sue complesse strutture cellulari e le immette rielaborate nel sangue o nella bile: possiamo definire il fegato, quindi, come l’organo più importante e insostituibile nel mantenimento dell’equilibrio chimico e funzionale dell’organismo.
Proprio perché deputato a disintossicare l’organismo, il fegato è uno degli organi del corpo umano più frequentemente danneggiati. Il danno epatico determina l’infiammazione e la morte delle cellule, e può essere causato da infezioni (soprattutto virali), da agenti tossici (specie alcol e farmaci), da reazioni autoimmunitarie e da accumulo di grassi, come nel caso della Steatosi (fegato grasso). Identificare e curare precocemente queste patologie può evitare l’insorgenza di malattie più impegnative come la cirrosi e, in ultima analisi, il cancro stesso.

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