Manifestazione: invasa A-24 – Mascitelli e Lolli
L’Aquila – In serata si è complicata la situazione dell’ordine pubblico nella manifestazione aquilana per la sospensione delle tasse. Alcune migliaia di persone hanno sciamato, inutilmente contrastate dalle forze dell’ordine, verso il casello dell’autostrada A-24 dell’Aquila ovest irrompendo sulla sede stradale e invadendola, pacificamente ma con decisione, visto che si tratta davvero di molte persone. La polizia ausotradale, per evitare il peggio, ha provveduto a chiudere al traffico entrambe le corsie di marcia dell’arteria. I veicoli si sono quindi fermati, almeno quelli che non sono stati dirottati verso altri caselli, in code anche lunghe. Nervosismo tra coloro che trovandosi lontani dalla manifestazione, non sapevano cosa stesse accadendo e anche delle proteste.
Si sono formate code e verso le 20 la situazione appariva alquanto confusa e problematica. Il traffico ne ha risentito e non tutti i veicoli hanno potuto lasciare l’autostrada attraverso caselli precedenti quello dell’Aquila ovest sulla corsia Roma-L’Aquila. Tra le novità diciamo “aggiornate” di questa manifestazione, la più numerosa che si ricordi a L’Aquila, con un corteo lungo chilometri, l’uso di vuvuzelas secondo lo stile imparato in tv dai sudafricani nel campionato di calcio in corso. (Nella foto Col il tratto aquilano della A-24 – L’altra foto, inviataci da un lettore con il telefonino, ritrae la folla sulla sede autrostradale intorno alle ore 20)
MASCITELLI – ”Grande mobilitazione di civilta’ e dignita”’. Cosi’ il senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore IdV Abruzzo, intervenuto alla mobilitazione dell’Aquila. Accanto a lui, Consiglieri regionali, provinciali e comunali, nonche’ Sindaci espressioni del partito di Di Pietro. ”Questa gente – aggiunge Mascitelli – chiede solo e giustamente certezza dei diritti. Non vuole elemosine, come in un negozio di pane, da invocare ogni sei mesi. Vuole risorse vere e non virtuali”.
LOLLI – ”E’ una grande dimostrazione di unitarieta’ e compattezza – dice il parlamentare PD, Giovanni Lolli, sempre in prima linea nel perorare le cause aquilane – Se non fosse per la gravita’ degli argomenti affrontati oggi potrei quasi dire che e’ una grande giornata di festa. Purtroppo non e’ cosi”’. ”Per lo Stato, per il Governo – stigmatizza Lolli – parlano gli atti, le carte. Le parole, le semplici parole, sono difficili da commentare”. ”Commenteremo solo quando il Governo riconoscera’ formalmente i nostri diritti – conclude il deputato PD – Non chiediamo nulla di trascendentale: solo lo stesso trattamento fiscale di Umbria e Marche nel momento in cui sono venute a trovarsi nella nostra stessa, tragica, situazione”.
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