Corteo: migliaia per chilometri

L’Aquila – Sono stati stimati in almeno 10.000 i partecipanti al corteo di oggi, ormai – alle 18,30 – vicino alla conclusione: a Pile è prevista una messa dei vescovi Molinari e D’Ercole, che come autoritàè religiose hanno dato nei giorni scorsi la loro adesione alla protesta. Una messa durante la quale tutti potranno vedere, da Pile, l’immensa scritta sotto la pineta di Monteluco, affacciata sull’autostrada. E’ l’acronimo scelto come richiamo per la protesta, SOS. Compare vistoso sull’erba del pendio nord della collina e migliaia di persone possono vederlo, ma soprattutto coloro che percorrono l’autostrada. Poco prima delle 17,30, la coda del corteo era ancora in centro, mentre la testa era in viale della Croce Rossa. Sicuramente una manifestazione imponente, convinta, senza bandiere politiche, ma con tantissimi slogan ironici o drammatici. La gente ha ancora una volta parlato così, scrivendo i suoi pensieri8 affidati poi a telecamere e fotocamere. Il cuore degli aquilani della città e dei centri del cratere ha palpitato oggi con commozione, ma anche disperazione. Lo sconforto di cui ha parlato il sindaco Cialente è probabilmente qualcosa di più: si comincia a perdere la speranza che se ne possa uscire davvero. Sfiducia nello Stato e nelle sue istituzioni: il peggio che possa capitare ad una comunità. Se la politica e le istituzioni avessero davvero a cuore la gravità di ciò che sta accadendo in una grossa fetta dell’Abruzzo, si ricorrerebbe ad un governo di salute pubblica, spegnendo polemiche e liti e collaborando tutti per venirne fuori: decisione, fermezza, lucidità ma anche nitida consapevolezza della emergenza sociale ed economica. Se il momento è grave, occorrono uomini e decisioni adeguati. (Nella foto: l’SOS composto sul fianco nord di Monteluco)