Pescatori e terremotati strangolati? Letta, una promessa: rinvio restituzione fiscale
L’Aquila – I pescatori dell’Adriatico come i terremotati aquilani: strangolati dalla manovra finanziaria e dalle nuove regole sulla pescara. I primi domani (intesa tra Puglia,Abruzzo,Molise,Marche) faranno sentire alta la loro protesta contro le nuove regole che allargano le maglie delle reti, contro il carogasolio e contro i fermi bniologici così come vengono imposti. O si cambia, o si muore di fame, insieme con i ristoratori e anche con i commercianti ittici, nonchè, ovviamente, con i consumatori. E’ una delle due grandi proteste abruzzesi. L’altra è a L’Aquila, alle 16, dove si amplia l’adesione alla manifestazione contro il ripristino delle tasse dal 1 luglio. L’Aquila domani si gioca tutto per tutto: o si cxava qualcosa dal governo, oppure per il cratere è finita. Nessuno rialzerà la testa, nessuno potrà sopravvivere al ritorno delle tasse, e continueranno a prosperare solo coloro che con il terremoto stanno facendo affari. Cricca a parte.
Stasera da Roma si è appreso che il governo sarebbe possibilista su un emendamento: rinvio della restituzione delle tasse al 1 gennaio 2011, e restituzione in 60 mesi. Per il resto nessuna comunicazione ufficiale e nessuna notizia confortante sulla proroga della sospensione delle tasse, ciò che sta più a cuore a tutti nel cratere. Almeno da fonti abruzzesi. Sercondo il tg1 delle 20, Letta avrebbe annunciato che “le tasse agli abruzzei continueranno a restare sospese” perchè il governo “non hadimnenticato l’Abruzzo”. Mancano comunque dettagli e notizie precise dalla Regione, e dalle istituzioni aquilane. Tacciono (alle ore 20,10) le forze politiche.
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