Macedone violenta e picchia operaia
L’Aquila – Storia di brutalità e violenza durante la notte a L’Aquila. I carabinieri del NORM al comando del Tenente Federica De Leonardis e coordinati dal Capitano Marco Capparella, hanno arrestato di Amir Dervisi, un operaio macedone residente a Teramo, per violenza sessuale, lesioni personali volontarie, sequestro di persona, violazione di domicilio e danneggiamento.
Vttima una ragazza di 30 anni operaia del luogo, era già conosciuta dall’aggressore, tramite un altro connazionale.
Ieri sera, con la scusa di volerle recapitare un regalo, l’uomo prima la contattava telefonicamente, e poi si faceva aprire la porta di casa.
A questo punto, introdursi dentro l’appartamento con violenza e contro la sua volontà, è stato un attimo. L’ha presa a spinte, l’ha percossa e, quando lei si è avvicinata al telefono per chiedere aiuto, lui lo ha gettato in terra rendendolo inservibile.
Il comune amico, non era al corrente del proposito criminoso dell’aggressore, e mai si sarebbe aspettato tale condotta quando gli ha fornito l’indirizzo ed il numero di telefono.
La vittima, dal canto suo, non poteva assolutamente sospettare un comportamento del genere, premeditato, posto in essere così velocemente e con sorpresa.
Lei ha resistito fino alla fine, opponendo attiva resistenza, ma l’uomo, con calci e pugni, per evitare che si divincolasse dalla violenza sessuale, le ha provocato lesioni in testa, sul viso e sul corpo. Precisamente delle contusioni e ferite lacero contuse, giudicate guaribili in 10 giorni dal Pronto Soccorso del “S. Salvatore”.
Il rapporto sessuale violento e non consenziente, è stato completo, e ciò l’hanno potuto constatare anche i medici che hanno realizzato una visita specialistica sulla povera donna. Dopo le formalità di rito, è stato tradotto alle “Costarelle”, dove rimarrà a disposizione dell’A.G.
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