ANCE su tasse, e tassa di scopo – Di Stanislao per la proroga della sospensione fiscale
L’Aquila – Il governo potrebbe decidere il 16 di ripristinare il pagamento delle tasse nel cratere sismico. L’associazione dei costruttori Ance esprime “la piu’ sentita contrarieta’”, insiste per il rispetto degli impegni assunti dal Governo, dalla Regione e dagli Enti interessati. Impegni che sembrano venire meno. L’Ance evidenziain una sua nota “che cosi’ operando si concretizzerebbe una evidente disparita’ tra il trattamento riservato all’Abruzzo e quello giustamente applicato alle popolazioni di Umbria e Marche, anch’esse colpite dal sisma negli anni passati. Le quali popolazioni, non solo hanno avuto un periodo piu’ lungo di esenzione ma, soprattutto, una riduzione degli oneri non pagati al 40% , con una dilazione di pagamenti a 10 anni”. Ad oggi – rileva l’Ance – non risulta abbia avuto inizio, per le stesse popolazioni, il recupero delle somme non pagate. La circostanza che si profila per L’Aquila e centri viciniori, oltre a costituire una evidente ingiustizia, diventerebbe lesiva del principio di uguaglianza sostanziale sancito dalla Costituzione italiana”. L’Associazione dei Costruttori mette in luce che il ripristino delle tasse e la restituzione degli oneri fiscali relativi all’anno 2009 e primo semestre del 2010, unitamente alla decorrenza dei mutui, metterebbe in ginocchio non solo le imprese ma tutti i cittadini colpiti dal terremoto, i quali vedrebbero drasticamente decurtati le retribuzioni, gli stipendi e le pensioni con aggravio del sistema economico collettivo e familiare nel momento piu’ sbagliato”. Per l’Associazione “spetta quindi soprattutto al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, perorare con convinzione la causa aquilana presso il Governo, senza tralasciare tutti gli altri aspetti di una situazione che rischia di diventare drammatica: dai mancati pagamenti alle impese per i lavori contabilizzati e definiti alla mancanza di chiarezza sulla disponibilita’ dei fondi occorrenti per la ricostruzione degli immobili classificati A, B, C e soprattutto E (per i quali ultimi mancano del tutto riferimenti tecnici e prospettive economiche), dall’assenza di qualsiasi indicazione sulla ripresa socio-economica del territorio alla mancanza di programmi e prospettive sul risanamento e sullo sviluppo urbanistico della citta’ che tutti insieme dobbiamo portare fuori dal devastante terremoto. Ed e’ quanto occorre per ridare da subito, ed in primis, efficienza e sostegno all’imprenditoria ed a tutte le attivita’ ecomico-produttive”.
L’ANCE torna percio’ “ad insistere con forza sulla ormai irrinunciabile istituzione di una ‘tassa di scopo’ che garantisca il reperimento dei fondi, sulla opportunita’ di rivedere contenuti e finalita’ della ‘zona franca’ (perche’ sia pensata per promuovere la rinascita del territorio aquilano, mentre sembra purtroppo molto ridimensionata dalle previsioni dell’articolo 43 del decreto anticrisi varato dal ministro Tremonti, che istituisce le ‘zone a burocrazia zero’), sulla necessita’ di semplificare le procedure per l’approvazione delle perizie, dei progetti e dei pagamenti”.
DI STANISLAO – ”La proroga della sospensione delle tasse e’ una richiesta di buon senso da parte degli aquilani colpiti dal sisma, e deve essere una decisione di buon senso da parte del Governo Berlusconi, che non deve essere spacciata per una concessione. Una scelta politica di buon senso cosi’ come adottata per altre tragedie simili”.
Lo chiede il deputato dell’Italia dei Valori, Augusto Di Stanislao, che ricorda: ”Furono soddisfatte le richieste di altre Regioni e di altre popolazioni (Umbria, Marche, Molise) senza essere umiliati come ha fatto Berlusconi con gli aquilani”. ”Parlo di buon senso – spiega Di Stanislao – perche’ basterebbe questo per capire che gli aquilani non sono diversi dagli umbri, dai marchigiani, dai molisani, anzi, sono ulteriormente colpiti da inchieste, mancati allarmi e giochi di potere che non fanno altro che affondare il coltello in una profonda piaga che non si rimarginera’ mai”.
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