L’intervista – Fiorilli: “lavori in corso” per risvegliare la città
Pescara – (di Maria Orlandi) Avvocato per professione, politico per vera passione: il vice sindaco di Pescara Berardino Fiorilli, in una intervista rilasciata alla redazione di InAbruzzo.com, racconta i progetti presenti e futuri che accompagneranno Pescara nei prossimi mesi. Classe ’69, nato e vissuto a Pescara, si è laureato in Giurisprudenza nel ’96 e nel 2001 ha aperto uno studio di consulenza legale e commerciale insieme ad alcuni colleghi.
L’impegno nel volontariato e la passione per la musica lo hanno sempre accompagnato, insieme alla vocazione per il mondo politico, che lo ha portato ad assumere l’attuale carica di vice sindaco di Pescara nella coalizione di centro destra.
- Riguardo agli allarmanti dati diffusi negli ultimi giorni dall’Arta sui livelli di smog raggiunti a Pescara, quali provvedimenti intende prendere l’amministrazione comunale?
«Stiamo adottando delle misure per la riduzione dello smog che, possono essere definite “a lunga scadenza”. Chiaramente, per modificare la situazione ci vogliono soprattutto strumenti infrastrutturali, poiché non confidiamo molto nelle chiusure temporanee al traffico, in quanto danno risultati a brevissimo termine e poi la situazione torna al punto di partenza.
Per questo motivo crediamo che vada rivoluzionato il sistema della mobilità, prima di tutto cercando di diffondere strumenti alternativi, come il car sharing. A questo fine, abbiamo costituito la società ad hoc “Pescara Parcheggi” interamente partecipata dal comune, che oltre a mantenere la gestione attuale dei parcheggi si occuperà di amministrare queste misure alternative di viabilità. In secondo luogo, si devono creare posti auto in più rispetto a quelli esistenti e attualmente insufficienti. Abbiamo già approvato tre progetti, che partiranno probabilmente tra settembre e ottobre, per la realizzazione di nuovi parcheggi sotterranei nell’area della Madonnina e a Piazza Primo Maggio; inoltre, rivoluzioneremo il tratto di riviera nord oltre la Rotonda Paolucci, per creare parcheggi a spina di pesce e aumentare il numero di posti auto disponibili. E poi ovviamente c’è il grosso serbatoio dell’area di risulta grazie al quale, insieme ai tre interventi da realizzare, potremo soddisfare l’intero fabbisogno della zona centro».
- Nonostante le polemiche sollevate circa gli investimenti economici necessari, dopo alcuni anni di chiusura tra pochi giorni lo Stadio del mare tornerà ad occupare il tratto di spiaggia libera di fronte a Piazza Primo Maggio. Quali sono le novità rispetto al passato e a quali eventi potrà assistere questa estate la cittadinanza?
«Innanzitutto, rispetto alle polemiche recenti, mi preme specificare che quello stadio era stato creato nel ’98 dalla giunta Pace di cui facevo parte, per poi essere rimosso dalla successiva amministrazione.
Oggi, coerentemente con la scelta effettuata nel ’98, abbiamo deciso di ripristinare lo stadio; negli anni precedenti però sono stati fatti danni gravi, come lo smantellamento totale dell’impiantistica e dei cavi della corrente e che ora siamo costretti a rifare completamente, spendendo per questo più soldi di quelli che diversamente sarebbero stati necessari.
Si tratta di uno spazio vitale per Pescara: grossi tour nazionali, grossi cantanti non vengono se non si è in grado di offrire loro uno spazio che sia al centro della città. Per questo il Teatro del mare avrà un’altra vocazione rispetto a quello della Madonnina e ospiterà grandi concerti, ma anche eventi più piccoli, con momenti di sport e di spettacolo.
Inizieremo la stagione con un evento grande ma di carattere sportivo, il Torneo nazionale di beach volley. Poi ci saranno i tornei di beach tennis, beach golf e beach soccer, per un totale di quattro sport interamente giocati sulla spiaggia.
Ci saranno una tribuna da circa 1500 posti, spazi attrezzati e un palco molto grande a fondo spiaggia dove ospiteremo, oltre a grossi concerti di artisti italiani che stiamo definendo in queste ore, anche eventi minori ma non meno importanti come musical, teatro, spettacoli di danza, cinema all’aperto. Bisogna poi ricordare che è un’area accessibile a tutti, quindi gratuita».
- L’estate scorsa, l’errato messaggio di una regione tutta terremotata, ha creato non pochi problemi al turismo sulla costa e a Pescara. Quali sono le previsioni per quest’anno e come si presentano i dati relativi ai primi giorni di bella stagione?
«Non abbiamo molte statistiche al momento, ma ho l’impressione che la situazione sia leggermente migliorata. L’Abruzzo deve risvegliarsi e Pescara può essere il motore, sulla costa, della regione. Ieri, i responsabili di Mtv che in questi giorni sono a Pescara con il Trl on tour, mi hanno detto “voi avete una città e una regione bellissime, peccato che non le conosce nessuno”. Questa cosa da una parte mi inorgoglisce e dall’altra mi procura dispiacere, perché evidentemente c’è ancora molto da fare per valorizzare il territorio e le cose che abbiamo. Io nutro un cauto ottimismo, ma sono sicuro che si vedono i primi segnali di ripresa. Non sarà facile e i risultati non saranno immediati, ma forse questa sarà la stagione di inizio della risalita, un passaggio».
- Come stanno rispondendo i cittadini e i giovani pescaresi alla tappa in città di Mtv con la trasmissione Trl on tour? Ci sono state lamentele da parte dei residenti?
«La tappa in città di Trl on tour sta andando molto bene. Addirittura i responsabili della trasmissione dicono che hanno riscontrato più successo qui che a Riccione e che il pubblico risponde molto bene, sia televisivamente che in piazza; sono felicissimi, anche perché hanno fatto di tutto per esserci e io per averli.
Qualche lamentela poi c’è sempre, ma credo che chi abita nella piazza di una città debba sempre considerare sia i pro che i contro. I pro derivano dalla comodità di vivere in centro, i contro dal fatto che la piazza non è dei singoli abitanti ma di tutta la città. Quindi, se c’è un evento importante si deve svolgere lì e anche se ciò può creare qualche disagio non si possono sottovalutare i benefici in termini di visibilità, di movimento e quindi anche di ricchezza per tutti».
- Recentemente si è discusso della possibilità di aprire un casinò nel territorio della provincia di Pescara. Cosa ne pensa a riguardo? Quali potrebbero essere le possibili ricadute positive per la città?
«In linea di principio io sono contrario al gioco, per scelta morale. Mi rendo conto però che non si può vivere fuori dalla realtà e credo che sia meglio il gioco regolato piuttosto che quello clandestino. Dunque se deve essere, almeno sfruttiamolo per portare risorse nel nostro territorio, rendendolo un polo di attrazione e non una macchina mangia soldi e rovina famiglie.
Trovando magari una location adeguata, come può essere la zona del porto turistico, dove c’è una forte voglia di sviluppo e mutamento. Oppure vicino al nuovo tribunale, altra zona in espansione, o lungo la Tiburtina: tutti luoghi della città che si stanno trasformando».
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