“Ricostruire case e classe dirigente aquilana”


L’Aquila- (di Roberto Tinari, consigliere comunale gruppo Dca-Rialzati l’Aquila) – “La compagine di sinistra con i comitati prima, e con le esasperate rimostranze poi, è riuscita a far passare la Protezione Civile come la mamma di tutti i mali dell’Aquila.
Sono davvero sconcertanti le recenti dichiarazioni dei vertici politici aquilani. Gli stessi hanno prima sommessamente accettato l’intervento della Protezione civile e dei suoi rappresentanti, osannandoli al loro passaggio e tagliando, con rumoroso silenzio, i nastri insieme a loro. Ora colpiscono alle spalle gli stessi uomini di Protezione civile, addossando loro responsabilità e incapacità.
Cari Aquilani, non piangiamoci addosso. Oltre alle case, bisogna ricostruire la nuova classe dirigente aquilana. Bisogna alzare la testa. La posizione supina non giova e non ha mai giovato a nulla e a nessuno. Gli inchini cerimoniosi dei nostri politici sono solo ed esclusivamente dettati dall’incapacità a sopportare i pesi di una grossa responsabilità. E per ricostruire bisogna accollarsi una buona dose di responsabilità.
Bisogna alzare la testa e dire forte e chiaro che l’Aquila è riconoscente per tutto e a tutti coloro che hanno lavorato per la terribile emergenza che ha interessato la nostra città. Ma, nello stesso tempo, non ha bisogno di elemosina, ma di un sostegno concreto e tangibile che non può che passare per una zona franca a portata di cittadino, i cui benefici siano immediatamente utili per tutti. Il terremoto ha devastato L’Aquila e il suo comprensorio e, fortunatamente, non l’Abruzzo intero.
Occorre dunque chiarezza nelle direttive e capacità di interloquire. Basta alle imposizioni e alle scelte di comando di dubbia provenienza e comprensione; occorre un confronto proficuo nelle scelte e non atteggiamenti ossequiosi davanti e attacchi indiscriminati alle spalle dei nostri interlocutori nazionali.”


10 Giugno 2010

Categoria : Politica
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