Provincia: opposizioni su 16 giugno


L’Aquila- Le opposizioni al consiglio provinciale hanno chiesto l’adesione della Provincia alla protesta del 16 giugno. I consiglieri provinciali del PD Stefania Pezzopane, Giovanni Lolli, Enio Mastrangioli, Lorenzo Berardinetti e Giovanni Tuzi, dei Democratici, Mauro Rai e Amedeo Fusco della lista “Io sto con Stefania”, Pierpaolo Pietrucci, e dell’IDV Lucia Pandolfi e Rinaldo Mariani hanno presentato nella seduta provinciale di ieri un ordine del giorno, relativo alla vertenza tasse nei territori colpiti dal territorio.
Prima firmataria la vice presidente del consiglio provinciale Stefania Pezzopane, che ha dichiarato: “ Il consiglio provinciale deve prendere una posizione netta e decisa a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma, è giusto ed è un dovere di tutte le istituzioni far si che la nostra gente abbia la stessa considerazione e gli stessi strumenti per la ripresa economica e sociale che hanno avuto le popolazioni colpite da analoghe tragedie in Umbria, Marche, Molise, Alessandria. Proponiamo l’adesione della Provincia alla manifestazione del 16 giugno, quale momento di unità di intenti tra istituzione e cittadini per l’ottenimento di un risultato indispensabile, ovvero, sospensione e rinvio della restituzione delle imposte non versate .Il consiglio provinciale si terrà lunedi’ all’Aquila e nel nostro ordine del giorno oltre alla questione delle imposte ci sono puntuali proposte su questioni mutui, Equitalia”.
Dal 6 aprile 2009 la già difficile situazione economica e finanziaria del territorio aquilano ha subito un brusco tracollo.
Il perdurare dello stato di emergenza necessita di immediate iniziative tese alla salvaguardia dei livelli occupazionali ricadenti in particolare nel settore industriale, del commercio, della piccola e media impresa e nel mondo delle professioni.
E’ pertanto indispensabile studiare sistemi di sostegno dell’economia locale che rendano attrattivo il territorio aquilano anche per la grande industria e per le attività produttive già presenti.
In un quadro di reali certezze dei fondi necessari per la ricostruzione del territorio aquilano il Consiglio Provinciale dell’Aquila, per tutti i Comuni del cratere, chiede al Governo:
• Proroga della detassazione fino al 30 giugno 2011.
• Successiva rateizzazione dei rimborsi dovuti secondo tempi e modalità già adottate nel sisma Umbria-Marche.
• Terminato il periodo di detassazione l’applicazione, con un progetto pilota utile anche al Governo per valutare il gettito che ne deriverebbe, di un regime fiscale in grado di anticipare la più volte annunciata riforma delle due aliquote,con semplificazione e diminuzione della pressione fiscale.
• Congelamento del pagamento dei mutui per proprietà ad uso abitativo o produttivo inagibili, o anche agibili per proprietari che hanno perso lavoro e reddito, eliminando la maturazione degli interessi sul debito residuo, fino al rientro nel pieno possesso con dichiarazioni di agibilità degli immobili sopra descritti o, in subordine, fino al 30 giugno 2011.
• Proroga della Cassa Integrazione in deroga fino al 30 giugno 2011.
• Azzeramento delle spese fisse per le utenze intestate agli abitanti ( di cui all’art. 8 dlgs 30/12/1992 n.504) per tutto il periodo di divieto di abitabilità degli immobili inagibili, e rateizzazione degli oneri accumulati a far data dal 6 aprile 2009.
• Creazione di un “confidi di stato” (FINTECNA) per agevolare l’accesso al credito ( è il logico ultimo passo per consentire alle aziende di poter accedere al credito ed autofinanziarsi per ripartire, con una forma di prestito garantito da soggetto esterno in una percentuale dell’80%, sulla base di un business plane e di una capacità restituiva congrua o, in alternativa, dare piena attuazione all’art. 10 comma 1 della legge 77/2009).
• Congelamento per cinque anni (senza maturazione di interessi o sanzioni), delle imposte e dei contributi iscritti a ruolo ( Equitalia) a qualsiasi titolo e pagamento dei successivi 10 anni al 10% delle somme scritte antecedentemente al 6 Aprile 2009 ( questo aspetto, assolutamente non previsto da nessuna normativa, sarà il più impattante e doloroso per molti operatori economici dell’Aquila ed anche per tutti coloro che hanno iscritte a ruolo cartelle a vario titolo – ICI , TOSAP,TARSU,Contravvenzioni, IMPS, INAIL,Imposte e tasse , contributi ai consorzi di bonifica, etc. – ai quali gli agenti riscossori di Equitalia cercheranno di recuperare, a volte con strumenti coercitivi quale il fermo amministrativo o l’ipoteca sull’immobile, somme che pare assommino a decine di milioni di euro – sarebbe opportuno che qualcuno ci dicesse quanti sono.)
• Cancellazione delle iscrizioni nelle banche dati interbancarie ( CRIF, CRIC, CAI, Centrali Rischi Banca d’Italia , etc.) delle segnalazioni successive al 6 aprile 2009 e cancellazione dei protesti dal registro delle CCIAA ( questo problema, sorto a seguito dell’impossibilità di poter pagare in mancanza di alcun reddito, crea un problema diretto – impossibilità di accedere al credito per riattivare l’azienda – ed uno indiretto- essere inserite in banche dati che poi vengono conservate per anni e che vengono utilizzate nella valutazione commerciale dell’azienda, anche dopo aver regolarizzato la posizione.)
• Congelamento dei finanziamenti, prestiti, mutui chirografari e castelletti commerciali di ogni tipo ad un massimo di 5 anni con possibilità di rinegoziazione proposta da entrambi i contraenti ( non unilateralmente da parte delle banche) ( e corollario di quando detto per i mutui immobiliari ma inserendo anche le società finanziarie, le società di leasing e gli operatori finanziari che a vario titolo ruotano intorno alle aziende. Questo problema, come anche il precedente, deve essere portato all’attenzione del Prefetto, in quanto responsabile dell’Osservatorio antiusura e del credito, altrimenti scoppierebbe una piaga che solo in parte all’Aquila è contenuta).
• Rivisitazione e modifica del correttivo territoriale degli Studi di Settore ( l’Agenzia dell’Entrate ha la possibilità di rettificare il parametro del Cluster territoriale degli Studi di Settore e quindi rendere più veritiera la situazione economica dei paese del “cratere”, senza dover obbligare i contribuenti a strane gabale per far capire che non c’è un soldo o in alternativa la più semplice esclusione per cinque anni degli Studi di Settore stessi).
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta all’ottenimento di questi risultati e aderisce formalmente alla manifestazione promossa per 16 giugno 2010 dai comuni e dai comitati cittadini”.


10 Giugno 2010

Categoria : Politica
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