Taccuino: Cialente, bomba Tollo, tasse, liti su S.Giustino, CGIL Teramo, Angelo Cortelli
CONSIGLIO ITINERANTE – “Un errore strategico e storico”. Così il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente commenta la decisione dei presidenti della giunta e del consiglio provinciali di tenere dei consigli in varie sedi dislocate nel territorio. “Una decisione incomprensibile – prosegue Cialente – tanto più in assenza di motivazioni specifiche.
La giunta, organo dell’esecutivo, può essere convocata infatti nelle sedi che il presidente ritenga più opportune ma, per quanto riguarda il consiglio provinciale, il discorso cambia, e di molto. Si tratta della massima espressione della rappresentanza democratica e pertanto non può tenersi che nella sede che lo Statuto gli assegna nell’articolo 3, vale a dire la città dell’Aquila, capoluogo di Provincia e di Regione. In caso contrario – conclude il sindaco – si andrebbe a determinare un pericoloso precedente, estremamente lesivo per la città dell’Aquila, soprattutto in questo momento”.
BOMBA TOLLO – La Prefettura di Chieti ricorda: “Il giorno 11 giugno 2010 presso un’area sita in via Dante Alighieri del Comune di Tollo, verranno eseguite le operazioni di neutralizzazione e di rimozione di una bomba d’aereo, di fabbricazione inglese, ordigno bellico fortuitamente rinvenuto e del peso di 250 libbre, come da ricognizione effettuata dagli specialisti militari in forza al 11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, appositamente interessati da questa Prefettura. Per motivi precauzionali, sarà fatto evacuare un ristretto numero di persone residenti nelle abitazioni limitrofe all’area di ritrovamento dell’ordigno.
L’AQUILA – Il consiglio comunale si riunirà dopodomani giovedì 10 giugno, alle ore 9.30, in seduta straordinaria aperta, a palazzo dell’Emiciclo (sala Spagnoli). L’assemblea discuterà delle iniziative a sostegno dell’ordine del giorno approvato dallo stesso Consiglio comunale nella seduta del 24 maggio scorso quale “Documento condiviso sulla proroga della sospensione del regime fiscale.”
SAN GIUSTINO, SI LITIGA – A Chieti si litiga anche su San Giustino. Scrive il consigliere Bucci. “Domenica 6 giugno 2010, con una toccante cerimonia, cui hanno partecipato il Sindaco di Chieti, Avv. Umberto Di Primio, il Presidente del Consiglio Comunale, Arch. Marcello Michetti, il Consigliere Capogruppo di “Giustizia Sociale”, Dott. Enrico Bucci, e l’Arcivescovo Metropolita di Chieti – Vasto, Padre Bruno Forte, è stata intitolata la vecchia Piazza Vittorio Emanuele II in “Piazza San Giustino”. «Dopo un lungo iter burocratico – ha dichiarato il Consigliere Bucci – avviato con il mio Ordine del Giorno presentato ed approvato nel Consiglio Comunale del 19 marzo 2008, finalmente ieri Piazza Vittorio Emanuele II, dopo oltre cento anni, è tornata ad essere “piazza” della Città con la giusta e doverosa denominazione, peraltro già profondamene radicata nella tradizione locale, di “San Giustino”.
Ricordo tuttavia, in proposito, che il Consiglio Comunale di allora, approvò solo a maggioranza il mio Ordine del Giorno e questo grazie ai voti dell’intero Centro Destra, all’epoca all’opposizione in Comune, e di due soli Consiglieri di Centro Sinistra.
RISPONDE FRANCESCO RICCI – Abbiamo appreso dalla stampa che il buon Umberto si appresta a scoprire la targa recante la nuova denominazione della piazza principale della città.
Lo farà, come è giusto, in pompa magna, alla presenza delle autorità cittadine civili ed religiose e, soprattutto, alla presenza del Consigliere Bucci che tanto si è speso per ottenere il cambio di toponomastica (sic!)! Unico rammarico è che, nonostante il provvedimento porti la firma del sottoscritto e della sua Giunta, si è pensato bene di non evidenziarlo all’opinione pubblica, mantenendo l’equivoco di fronte alla città, anche al fine di attribuirsi meriti non propri che possono sempre far comodo.
Non speravo certo di ricevere un invito ufficiale, anche se in veste di Consigliere Comunale, ma che almeno una menzione credo fosse non solo da gentiluomini, ma un atto dovuto da parte del neo Sindaco. Così, almeno, accade in un paese civile! Ma il mio successore usa così e, forse, così la città preferisce che il suo Sindaco si comporti!
Ad ogni buon conto, nell’approvare la delibera di variazione toponomastica, io e la mia Giunta abbiamo applicato le norme, ancora in vigore, firmate nella residenza di San Rossore da Vittorio Emanuele III e controfirmate dal Suo amato Benito Mussolini (Guardasigilli: Rocco), Lui si è dimenticato di applicare le leggi approvate in epoca Repubblicana (Cossiga-De Mita-Vassalli), in particolare l’art. 41, comma 4, del D.P.R. 223/1989 che testualmente dispone: “…4. in caso di cambiamento di denominazione dell’area di circolazione deve essere indicata anche la precedente denominazione”.Spero che il Signor Prefetto, che penso sarà presente alla manifestazione, Voglia prendere i dovuti provvedimenti, visto che il menzionato decreto presidenziale a Lui ne attribuisce il compito!
CGIL TERAMO – Come noto uno degli argomenti più dibattuti di questi giorni è la manovra che si governo si accinge a varare. In discussione in particolare sono le decisioni che riguardano i lavoratori del pubblico impiego, sui quali si scaricherà una fetta importante dei tagli e dei costi della manovra.
Si tratta di capire dunque cosa accadrà nella realtà, di vedere quali saranno gli effetti concreti sulle persone e su un territorio. In che modo, nel dettaglio, la provincia di Teramo pagherà il prezzo delle decisioni sui lavoratori pubblici che in questo territorio lavorano, a cominciare dal congelamento degli stipendi? Quali saranno gli effetti sul sistema economico e dei servizi?
A queste ed altre domande la Cgil risponderà con numeri e notizie specifiche, illustrando alla stampa e all’opinione pubblica le conseguenze concrete della manovra sul pubblico impiego nella provincia di Teramo. Lo farà con una conferenza stampa che si terrà domani, 9 giugno, alle ore 11, presso la sede della Cgil, in viale Crispi, a Teramo
PEZZOPANE E CIALENTE – “Ci mancherà Angelo Cortelli, amico carissimo, medico apprezzato e stimato, sindaco instancabile di Scoppito, con il quale ho condiviso tante battaglie. Una terribile malattia lo ha consumato e ce lo ha sottratto prematuramente. Sono vicina al dolore della famiglia e di tutti i suoi concittadini, che gli erano affezionati”.: è l’addio di Stefania Pezzopane al dr. Angelo Cortelli.
Il sindaco Cialente ha espresso il cordoglio personale e quello della giunta e del consiglio, per la morte del sindaco di Scoppito, Cortelli.
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