Aree aeroporto Pescara, esposto del COSPA
L’Aquila – Esposto alla Forestale e all’assessore regionale ai trasporti di Dino Rossi, COSPA Abruzzo, sulla manutenzione dell’area circostante l’aeroporto di Pescara. Scrive Rossi: “Il sottoscritto Dino Rossi, in qualità di Presidente del Cospa, (comitato spontaneo allevatori), con la presente espone gli organi in indirizzo alcune anomalie riguardanti la manutenzione dell’area limitrofa all’aeroporto regionale di Pescara.
Questa associazione, tramite “radio stalla”, è venuta a conoscenza che l’area riportata in oggetto,di proprietà di alcuni personaggi a noi sconosciuti, (ancora per poco), intascherebbero gli aiuti comunitari agricoli, che potrebbero essere o i conduttori, o cosa più probabile gli stessi proprietari dei fondi. Sulla vicenda abbiamo un attimino indagato, ed è venuto alla luce che mentre la Comunità Europea elargirebbe i fondi comunitari per la coltivazione di tali poderi, gli enti preposti alla manutenzione dell’aeroporto, per la pulizia degli stessi avrebbero indetto più volte gare d’appalto, per un importo che si aggira intorno ai 70.000 euro. In poche parole, la crisi agricola per i proprietari di questi fondi è solamente un sogno, visto che i terreni senza seminarli producono molto di più di quelli coltivati dai noi allevatori ed agricoltori abruzzesi. È vero che la Comunità Europea paga la non cultura, ciò nonostante regolamenta la coltivazione del terreno e non l’abbandono.
Secondo quanto riferito da un responsabile del SIAN, gli aiuti comunitari vengono elargiti su tutti i campi limitrofi agli aeroporti italiani. È una vera e propria beffa nei confronti dell’agricoltori, visto che non solo sono stati espropriarti dei loro campi più fertili, utili alla conduzione agricola, ma se quello che abbiamo esposto corrisponde al vero e accade su tutto il territorio Nazionale, vuol dire che prima ci hanno espropriati i terreni, adesso ci predano anche dei fondi. Non è nemmeno giusto che a rimetterci siano gli automobilisti ai quali, qualcuno invece di mettere le mani nelle tasche, i soldi li preleva direttamente dai loro conti correnti, tramite il telepass. Chiediamo per tanto che si faccia chiarezza sulla vicenda e comunque di essere informati in caso di archiviazione dell’inchiesta”.
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