Ricchi e ignoti al fisco: sequestri per 3 mln
Pescara – Quando si vuole si può ed è unendo i propri sforzi, le proprie indagini e la propria pazienza certosina che polizia, carabinieri e finanza hanno prodotto un nuovo importante risultato contro la ma malavita: ben per 3 milioni di euro sequestrati a due famiglie rom, che per il fisco erano del tutto ignoti. Operazione denominata “per aspera pro legem”. Ma ricchi. Inspiegabilmente, e presumibilmente grazie a proventi di azioni e strategie malavitose, basate su usra ed estorsione. Il sequestro, disposto dal tribunale in base al copioso materiale fornito dalle indagini congiunte sul territorio, ha riguardato a Montesilvano e altri centri della provincia di Pescara divedrse residenze, tre auto, 13 conti correnti e denaro abbondante. Sale così a sei milioni e più il valore dei beni posti sotto sequestro negli ultimi mesi da consimili operazioni congiunte delle forze dell’ordine. E’ un metodo efficace, che mira al “cuore” di chi agisce al di fuori delle leggi penali e del fisco: per cuore ovviamente si intende il patrimonio acquisito ricilando denaro. Il cuore, molto spesso, coincide con la tasca della giacca in cui si tiene il portafogli, a sinistra. Le forze dell’ordine sono ormai convinte, sulla base dei risultati, che lavorare insieme è meglio, per poter sconfiggere una mentalità diffusa, un modo di vivere che per molto tempo ha coperto personaggi assai lontani dalla legalità.
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