UGL: no ai tagli selvaggi alla cultura
L’Aquila – Isella Frutti, responsabile cultura del sindacato UGL, scrive: “In occasione del varo della manovra dell’esecutivo, UGL Abruzzo esprime il suo disappunto riguardo ai tagli previsti nel settore culturale, un provvedimento percepito negativamente in un capoluogo di Regione il cui rilevante patrimonio artistico è stato gravemente ferito. Emerge ancora una volta la logica del’utile immediato, oramai linea economica in auge e portatrice di esigui ed effimeri vantaggi. Le risorse impiegate nel settore culturale dovrebbero essere considerate un investimento in un paese in cui la tutela e la valorizzazione dei beni archeologici-artistici e culturali in genere, costituzionalmente previste, rappresentano elementi distintivi di forte competitività con altri Stati, conferendo alla Nazione un carattere di irripetibilità fondamentale per concorrere in un mondo globalizzato.
Dimentica il Ministro dell’Economia che lo spreco delle risorse è da ricercarsi non in modo indiscriminato nel settore caratterizzato dalla presenza di eccellenze indiscusse, ma nelle modalità e nei criteri di gestione dei fondi stessi.
Pertanto le responsabilità sono da rintracciarsi nell’attività amministrativa degli enti e di associazioni il cui controllo è pressoché inesistente a causa di ingerenze di natura politica.
Essendo, dunque, la cultura un investimento con ritorni economico-turistici, nonché occupazionali, ci si chiede il motivo per cui il Ministro non abbia provveduto alla soppressione di enti inutili, veri e propri centri di spesa, destinati ad accogliere reduci da insuccessi elettorali, a perpetuare la logica del clientelismo e a rendere intoccabile l’attuale casta politica.
Colgo l’occasione per incentivare il mondo culturale a realizzare opere artistiche-cinematografiche libere da qualunque influenza politica e a non considerare l’arte in ogni sua manifestazione come uno strumento di opposizione e dell’opposizione al fine di renderla invulnerabile da attacchi di qualunque natura.. Essa deve tornare ad essere una dimensione in cui la creatività dell’uomo si concretizza in vere e spontanee creazioni che hanno reso e renderanno grande il nostro Paese”.
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