Thales Alenia, commessa miliardaria: “Il Comune spiani la strada per la nuova sede”
L’Aquila – La Thales Alenia Space ha vinto la gara internazionale per realizzare la seconda generazione della costellazione Iridium, ovvero gli oltre 70 satelliti di comunicazione e gestione dati che saranno lanciati nei prossimi anni per un investimento di oltre 2,1 miliardi di dollari. La notizia è molto importante anche per L’Aquila, anche se i politici e le istituzioni non l’hanno messa in luce, o forse non ne erano affatto informati. Il mondo sindacale, invece, commenta e avverte: il Comune si decida a spianare la strada per la nuova sede dell’azienda. Secondo il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, e il segretario provinciale Fiom Alfredo Fegatelli, per quanto riguarda i lavori che saranno realizzati in Italia, pari al 60% del progetto, la Thales Alenia – ribadiscono, come i giornali hanno scritto ieri nelle pagine nazionali economiche – realizzera’ i computer di bordo a Milano, mentre Roma si occupera’ della parte ingegneristica e L’Aquila della produzione vera e propria delle nuove antenne di comunicazione, le piu’ avanzate in campo satellitare. Dunque – aggiungono – un’ottima occasione per rilanciare e potenziare lo stabilimento Thales Alenia dell’Aquila, che tuttavia per poter ripartire dopo il terremoto ha dovuto lasciare i vecchi locali danneggiati per trovare una sistemazione provvisoria (la stessa cosa e’ accaduta alla Selex) nella cittadella industriale dell’ex Italtel. Una soluzione che ha permesso di riavviare la produzione in citta’, come la Cgil e la Fiom avevano chiesto, ma che ha rappresentato soltanto il primo passo del rilancio dell’azienda in citta’. Il secondo, quello decisivo, sara’ la realizzazione del nuovo stabilimento a Pile, un complesso modernissimo dove trovera’ collocazione la Thales insieme alla Selex ed altri centri di ricerca. Per quanto li riguarda, la Cgil e la Fiom aquilane – affermano Trasatti e Fegatelli – chiedono alle istituzioni locali, anzitutto il Comune, di accelerare la conclusione delle pratiche burocratiche in corso per la realizzazione del complesso, bruciando i tempi per l’attivazione del cantiere. In questo modo sara’ premiata anche la determinazione dei lavoratori, i quali per diversi mesi hanno operato in condizioni difficili se non facendo i pendolari con altri stabilimenti del gruppo, ma anche dello stesso sindacato, che sin dal terremoto si e’ battuto perche’ la Thales Alenia e la Selex rimanessero all’Aquila”.
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