Pagliare, allagata palazzina Progetto CASE
L’Aquila – Problema per gli inquilini di una palazzina del Progetto CASE a Pagliare di Sassa, questa mattina, ma evidentemente non solo per loro: anche per chi deve intervenire per fermare la perdita di acqua, piuttosto vistosa e capace di procurare danni. Secondo quanto ci riferiscono per telefono alcuni inquilini, la perdita di acqua – evidentemente causata da un guasto nella rete di distribuzione, forse lo scoppio di una conduttura – ha rivelato una incongruenza che anche in altre probabili situazioni dello stesso tipo potrebbe causare problemi. Qualcuno ha infatti chiamato i Vigili del fuoco, che hanno sostenuto di non poter intervenire: bisognava rivolgersi alla Gran Sasso Acqua. Cosa che alcuni hanno fatto, per poi attendere a lungo l’intervento. Visto che l’acqua allagava l’intero piano interrato, quello sotto la piastra antisismica sulla quale sono costruiti gli edifici assegnati ai terremotati in 19 aree intorno alla città , si è tornati a chiamare i Vigili del fuoco, che ancora una volta hanno sostenuto di non poter intervenire: non sarebbero, infatti, a conoscenza della dislocazione delle saracinesche e delle valvole di chiusura dell’acqua, cosa che è nota solo alla Gran Sasso. Un vigile, stando a quanto ci è stato riferito, avrebbe alla fine spazientito risposto per telefono: “Scusi, lei quando le fa male la pancia, chiama il medico o il falegname?”. Ironia, senza subbio: un vigile spiritoso, ma con chi ha bisogno di aiuto è opportuno usare lo spirito? La gente chiede aiuto, interventi, e non battute di spirito, anche perchè a L’Aquila davvero sembra non esserci spazio per il sarcasmo.
Il fatto in sè non è certo grave, e sicuramente nella giornata il problema sarà risolto. Fa invece riflettere il fatto che i segreti… idraulici del Progetto CASE siano così ben custoditi. In pratica, solo la Gran Sasso Acqua conosce la dislocazione della rete idrica nei nuovi quartieri. E se vi fossero situazioni di urgenza o peggio emergenza?
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