Costantini: Iurato? “Da avvicendare”
L’Aquila – (di Carlo Costantini, IDV) – Non voglio manifestare giudizi su una persona e su fatti che non conosco, ma
sono convinto di interpretare il giudizio della stragrande maggioranza di cittadini aquilani (e non solo) esprimendo tutte le mie perplessità sulla opportunità di una scelta – quella del Prefetto Iurato a L’Aquila – rivelatasi fin dai primi giorni a dir poco “incauta”.
Prima la presenza nella lista Anemone (presumo poi chiarita) ed oggi, secondo le rivelazioni del Corriere della Sera e di siti e agenzie di stampa, anche il coinvolgimento in una inchiesta della Procura di Napoli su gare di appalto, costituiscono fatti che dal mio punto di vista – a prescindere dagli esiti delle inchieste – confermano le perplessità di chi aveva ritenuto sbagliata,
soprattutto in questo momento, la scelta del Prefetto Iurato all’Aquila.
Se l’opinione pubblica chiede ai Partiti di sollevare dagli incarichi di governo e di amministrazione gli indagati, a maggior ragione le più alte istituzioni dello Stato – soprattutto quando investite anche del compito di presidiare su territorio come quello aquilano la legalità – dovrebbero comportarsi allo stesso modo.
Non mi aspetto e non invoco, quindi, rimozioni definitive, ne’ giudizi sommari: mi aspetto solo che il Governo o lo stesso Prefetto Iurato prendano atto della necessita’ di un avvicendamento anche solo temporaneo, per il
periodo di tempo strettamente necessario a consentire al diretto interessato di dimostrare la propria estraneità dalle inchieste in corso e di recuperare tutta l’autorevolezza, il prestigio e la credibilità necessarie per esercitare una
funzione cosi’ delicata nella realtà terremotata dell’Aquila.
Dovrebbe chiederlo Chiodi ma a lui, quando a decidere e’ il Governo, scivola tutto sopra.
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