L’arresto cardiaco e il “modello Aq”


L’Aquila- Il 5 giugno importante evento scientifico, l’ avvio di un progetto ambizioso ed innovativo, il cui scopo è catalizzare in maniera etica e trasparente le risorse dal mondo della farmaceutica e della diagnostica, da mettere a disposizione della Medicina di Base e dell’Utenza, che si trova a vivere su un territorio gioco forza “dilatato” dal sisma, il tutto al fine di migliorare l’offerta di salute sul territorio. Presso l’Auditorium Ignazio Silone, palazzo della Regione Abruzzo, con i patrocini fra gli altri della presidenza del consiglio dei ministri e del Ministero della salute e di tutte le sigle della medicina generale, avvio del progetto relativo alla creazione del “MODELLO AQ di assistenza territoriale integrata in Medicina”. La giornata, animata da specialisti e medici di medicina generale, sarà dedicata alle tematiche dell’arresto cardiaco, rese drammaticamente attuali dal recente sisma.
Successivamente il progetto si svilupperà sulle tematiche dell’ipertensione, delle alterazioni del metabolismo e dello stile di vita, che impiegano gran parte delle risorse umane della medicina di base.
Il “modello Aq” mira a reperire in maniera etica e trasparente risorse dal mondo della farmaceutica e/o della diagnostica, al di fuori di logiche legate al semplice assistenzialismo post sisma, ed è animato da un concreto spirito di “fare”. A tale proposito alto l’interesse dimostrato da Farmindustria stessa.
Quanto si otterrà verrà messo a disposizione della medicina generale in percorsi didattici, supporto, strumentazioni e/o apparecchiature, tutto ciò con il fine ultimo di migliorare il servizio verso l’utenza, ottimizzare i flussi territorio – centro ospedaliero e concorrere ad una migliore razionalizzazione delle risorse disponibili. L’obiettivo del “modello Aq” è quello di fungere da riferimento, per ambire alla diffusione delle strategie e delle metodiche ad esso applicate in ambito provinciale prima, regionale e nazionale poi.
Il progetto nasce dall’iniziativa “A.L.B.A. X L’AQUILA”, avviata lo scorso 17 luglio a Torino
dall’Associazione scientifica A.L.B.A. di L’Aquila, durante un evento medico patrocinato dagli ordini dei medici Torino e di L’Aquila, alla presenza del Nobel 1998 alla Medicina Prof. Ignarro.
Il Prof. Ignarro, tra l’altro, riceverà quest’anno da A.L.B.A., in segno di gratitudine, proprio in Torino, un rosone in argento, replica di quello che orna la facciata della Basilica di Collemaggio.
La particolarità è che si tratta del primo esemplare di fusione, donato specificamente dall’artista orafo Nino Cavallo di L’Aquila. Sarà possibile ammirare questa autentica meraviglia, esposta al convegno del 5 giugno.


03 Giugno 2010

Categoria : Cronaca
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