“Dalla parte giusta”, lettera aperta
Sant’Egidio alla Vibrata – Pubblichiamo la lettera aperta di “Dalla parte giusta per la tutela del cittadino”, sul sostegno al reddito e sulla stabilizzazione di 11 ex lavoratori socialmente utili, indirizzata all’attenzione delle istituzioni governative a tutti i livelli e in primis al sindaco Angelini, che presenta le seguenti urgenti richieste:
” 1) Prepensionamento o accompagnamento alla pensione di 5 (su 11 rimaste) mamme e donne ex lavoratrici socialmente utili ultracinquantenni della Val Vibrata;
2) Aumento – netto e non tassato – dell’incentivo alla fuoriuscita volontaria dal bacino dei lavoratori socialmente utili d’Abruzzo, almeno eguale se non superiore al bonus (oltre 50.000 euro a lsu) per la stabilizzazione nei Comuni, Enti Locali o Asl di Teramo;
3) Richiesta di nuove/i norme, fondi e progettualità, se non dovessero bastare già quelle/i messe/i in campo, per la vera e definitiva assunzione – fino alla pensione – degli 11 ex lavoratori socialmente utili della Val Vibrata (si spera meno le 5 da mandare al più presto in pensione!) in maniera diretta nei Comuni, enti locali o nell’Asl di Teramo (e non nelle società strumentali pubblico/private dei Comuni), mediante riserva del 40% di 11 posti (sempre meno 5 se vanno in pensione le over 50!) nei corsi/concorsi ad ok o chiamate per assunzioni dirette, come operatori di livello A o B,operatori socio sanitari/assistenziali, procedure quest’ultime, atte a coprire i posti resosi vacanti in pianta organica (programmazione triennale), nei Comuni (Sant’Egidio alla V.ta ed altri), enti locali o nel presidio ospedaliero Val Vibrata di Sant’Omero ;
4) Reinserimento lavorativo stabile e definitivo, anche mediante corsi di riqualificazione lavoro, della lavoratrice svantaggiata, Valleriani Vincenza Maria, già iscritta al piano sociale dell’unione di comuni Città Territorio Val Vibrata ed a quello del comune di Sant’Egidio alla Vibrata ;
5) Creazione di uno o più tavoli interistituzionali e governativi di lavoro, a tutti i livelli, affinché quanto sopra giustamente richiesto, sia messo in cantiere e realizzato nel più breve tempo possibile.
6) Onde ingenerare inutili ritardi di pagamento dell’assegno delle prestazioni temporanee da parte dell’Inps, si chiede di sollecitare gli organi ed istituzioni governative preposte e direttamente responsabili, ad una sinergia d’intenti comune, atta alla celere convocazione del CICAS Abruzzo, in modo che l’assemblea tutta, deliberi ulteriori 26 settimane della mobilità in deroga, fino a fine anno 2010, in considerazione del fatto, che, agli/lle 11 lavoratori/trici utili della D.G.R.A. 433/07 (già impegnati/e in specifici percorsi di stabilizzazione), l’ammortizzatore sociale garantisce la continuità dell’esiguo e misero reddito e scade il 30 giugno 2010 ed è bene che vada necessariamente prorogato, proprio per garantire loro (come già effettuato dal CICAS, il 28 aprile scorso, per i cugini degli ex lavoratori socialmente utili e per altri lavoratori d’Abruzzo) il pane ed un’esistenza libera e dignitosa, nonchè la pace sociale, nell’attesa dei dignitosi e giusti adempimenti, da illo tempore più che dovuti, da Voi e da altri Vostri predecessori.
7) Si prega, le istituzioni governative a tutti i livelli, di leggere il tutto accuratamente, mettendo in campo sinergiche, interistituzionali, risolutive e concrete azioni, che vadano nella direzione auspicata ed inviataVi dagli/lle 11 ex lavoratori socialmente utili padri, madri, donne e famiglie della Val Vibrata, della provincia di Teramo e d’Abruzzo.
In attesa di una risposta risolutiva, anche scritta ed a norma di legge, da parte delle istituzioni governative a tutti i livelli, cordialmente ed in nome e per conto delle 11 famiglie degli/lle ex lavoratori socialmente utili coinvolti in quest’annosa vertenza, si porgono distinti ossequi.”
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