Beni culturali, mozione su gestione


L’Aquila – L’Amministrazione dei Beni Culturali in Abruzzo, rappresentata dalla Direzione Regionale e dalle Soprintendenze di settore, riunita con le Organizzazioni Sindacali, ha elaborato una mozione sulle gestione post sismica.
“Superata la fase emergenziale, le strutture periferiche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali dell’Abruzzo operano oggi a pieno regime sui settori di competenza, ossia nell’attività di tutela diretta e indiretta sul patrimonio culturale e paesaggistico dell’intera regione, con particolare attenzione per l’area del cosiddetto cratere sismico.
Stante quanto sopra, nonostante le competenze siano desumibili in maniera chiara ed esaustiva dalla normativa vigente, si constata da più parti del contesto sia civile che istituzionale una percezione confusa e fuorviante delle stesse, tale da arrivare a turbare, in alcuni casi, la corretta attività istituzionale dello Stato relativamente alla tutela degli interessi pubblici sul patrimonio culturale del territorio della Regione Abruzzo.
Si ricorda dunque che le strutture periferiche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali dell’Abruzzo costituiscono l’unica istituzione deputata dal quadro normativo vigente ad esercitare la tutela sul patrimonio culturale della Regione, in particolare per le attività di Alta Vigilanza, di accordi interistituzionali per le attività di restauro e consolidamento del patrimonio architettonico danneggiato dal sisma, per ogni tipo di accordo con le Autorità religiose finalizzato alla conservazione e al recupero dei Beni di proprietà ecclesiastica.
Nello specifico, si chiarisce che le competenze residue ancora in essere in capo al Vice Commissario di Protezione Civile di cui all’art. 2 dell’O.d.P.C.M. 3761 del 01.05.2009, così come modificato dall’alt. 11, co. 1, dell’O.d.P.C.M. 3870 del 21.04.2010, sono unicamente quelle relative alla “messa in sicurezza”, quali le attività di puntellamelo degli immobili danneggiati dal sisma del 2009. Pertanto allo stesso resta preclusa ogni altra potestà operativa, quale quella attinente le attività di progettazione e/o coordinamento di interventi di restauro, consolidamento e simili.
In tal senso si richiamano in particolare gli Enti pubblici, coinvolti a qualsiasi titolo in attività istituzionali nell’area del cratere sismico, a preservare un corretto e proficuo rapporto con le strutture periferiche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, anche al fine di non ingenerare confusione nell’impegnativo processo di ricostruzione, con evidenti implicazioni e responsabilità nei confronti dell’intera società civile”.


02 Giugno 2010

Categoria : Cronaca
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