Protesti, in peggio sta per arrivare
L’Aquila – Un tessuto sociale liso e tendente alla disperazione, una situazione non buona e che sicuramente peggiorerà nei prossimi mesi, nell’Aquilano dopo il terremoto, le cui conseguenze continuano ad avvertirsi ma si faranno avvertire ancora di più alla lunga. Difficile capire come si possa, in un simile contesto, pensare a ripristinare tasse e balzelli, sospendendoli sono per alcune categorie. Un campanello d’allarme che suona a distesa, ma Roma lo sentirà ?
Nel 2008 i protesti sono stati 8.863 per un importo pari ad oltre 28 milioni e 800 mila euro; nel 2009 gli effetti sono stati 6.573 per un totale di 16 milioni e 700 mila euro. I primi dati del 2010 seguono lo stesso trend, ma nei prossimi mesi si prevede un’impennata del fenomeno legato ai protesti e all’usura. Lo ha dichiarato stamane Francesco Virgilii, presidente dell’Anaarp (Associazione nazionale antimafia, antiusura, riabilitazione protestati e falliti) nel corso della conferenza stampa nella quale e’ stata ufficializzata l’imminente apertura di uno sportello dell’associazione. Un problema, secondo Virgilii, che sara’ soprattutto presente in citta’ a causa delle dificcolta’ economiche dettate dal post-terremoto, un primato detenuto prima del 6 aprile da Sulmona, Avezzano e Gioia dei Marsi. “E’ un circolo vizioso – ha detto l’assessore comunale Marco Fanfani, presente nella conferenza stampa, che portera’ molte imprese a fallire ed altre, anche impegnate nella ricostruzione, a lasciare la citta’”. “In Abruzzo – ha detto ancora Virgilii – si sono contati 37 mila protesti per 120 milioni di euro nel 2008; 40 mila per 121 milioni di euro nel 2009″. “Sono le banche in primis – ha concluso Fanfani – a dover cambiare mentalita’ ed adeguarsi alle nuove esigenze dettate da crisi internazionali ma anche strutturali”. (Nell’immagine l’usura secondo soloradio.com)
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