SEL: “Manovra iniqua e sbagliata”
L’Aquila – ( di Betty Leone – Responsabile Lavoro – Segreteria Nazionale SEL Sinistra Ecologia Libertà) – La manovra finanziaria approvata dal consiglio dei Ministri è sbagliata per due motivi, perché ripropone la stessa filosofia economica che ha prodotto la crisi ( meno stato più mercato) e perché chiede sacrifici solo a chi già sostiene il peso maggiore della tassazione ( lavoratori e pensionati). La Presidente di Confindustria Marcegaglia ha detto oggi che la manovra va nella direzione giusta, perché blocca i contratti del Pubblico impiego e interviene sulle pensioni, e che tocca anche alla politica fare sacrifici. Alle imprese non tocca mai? Gli imprenditori non hanno nessuna responsabilità per aver scelto di competere solo sulla riduzione del costo del lavoro producendo bassi salari e bassi consumi? Davvero tutte le colpe dell’arretratezza dell’economia Italiana ricadono sull’inefficienza del lavoro pubblico? Il Ministro Brunetta ha dichiarato che il taglio alla spesa pubblica e il blocco della dinamica salariale libererà risorse per lo sviluppo del settore privato. Contemporaneamente il Ministro Tremonti ha sottolineato, rispondendo a chi temeva la riduzione dei servizi per i cittadini, che il sistema di welfare basato sul principio “dalla culla alla tomba” è ormai insostenibile perché “ci sono poche culle e poche tombe”. Mettendo insieme queste prese di posizione è evidente che uno degli scopi della manovra è proprio la riduzione dello Stato Sociale e dei servizi pubblici, mentre la crisi richiederebbe più tutele per i soggetti in difficoltà e più occupazione pubblica per contrastare l’aumento della disoccupazione. Per questi motivi piuttosto che ridurre i trasferimenti agli Enti Locali bisognerebbe tassare le rendite e le transazioni finanziarie, cercando di scoraggiare le speculazioni. Bisognerebbe cercare le risorse agendo sulle cause della crisi piuttosto che peggiorando le condizioni di vita dei cittadini .
Sono questi alcuni dei temi che SEL approfondirà nei prossimi giorni nel corso di una manifestazione pubblica e che sono alla base della nostra adesione alle iniziative di mobilitazione della Cgil e della FP-CGIL.
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