RA12 e Teramo-Mare, pedaggi illegittimi? – In arrivo anche aumenti su tutte le autostrade


Pescara – Il cosiddetto “asse attrezzato” , il cui nome burocratico-legale è RA12, tra Pescara e Chieti Scalo, poco meno di 15 km, può legittimamente essere sottoposto a pedaggio? Si levano da ogni parte, in questi giorni, le legittime proteste contro l’ipotesi di tassare la strada (si tratterebbe infatti di una vera e propria tassa, altro che “non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini…”) . Stesso discorso potrebbe farsi anche per la Teramo-Mare. Ma sul piano della legittimità: il pedaggio è probabilmente da ritenere illegittimo. Senza dire che sono in arrivo aumenti generalizzati dei pedaggi su tutte le autostrade, comprese quelle abruzzesi, già salatissime e oggetto di ricorsi e impugnazioni ancora sub judice.
ASSE ATTREZZATO – Per l’ANAS che è ente proprietario e gestore dell’asse attrezzato, secondo l’AISCAT e per il decreto n. 461 – si legge su internet da fonti ufficiali – il raccordo non è classificato come autostrada bensì come viabilità statale “ordinaria”. Coerentemente con l’ANAS, l’AISCAT e il decreto all’inizio del raccordo nel segnale stradale di inizio tratta di competenza ANAS è presente la scritta racc. CHIETI-PESCARA su sfondo blu e non verde (applicato per le autostrade). La numerazione RA12 non appare nella segnaletica stradale. Eppure il tronco dovrebbe avere, come dicono altre fonti, la sigla RA12, raccordo autostradale 12.
Il raccordo autostradale, lungo km 14,800, è gestito dall’ANAS, non è sottoposto a pedaggio e continua come superstrada nel territorio comunale di Pescara, per un tratto di km 2. Tale parte dell’ Asse Attrezzato è gestita dal Comune di Pescara ed è classificata come un tratto della strada statale 16 Adriatica (SS16 dir/c). Allora, come si può pensare a dotare di pedaggio la viabilità ordinaria?
TERAMO-MARE – Per la Teramo-Mare sicuramente si tratta di una semplice superstrada a doppia corsia, senza corsie di emergenza, con limiti di velocità (che in origine erano di 70 orari, e attualmente sono spariti dalla segnaletica), per di più incredibilmente franata nell’aprile del 2009 e ancora afflitta da una deviazione. I lavori di riparazione della frana sono in corso, pare, da 14 mesi e non se ne vede la fine. Dunque, quale pedaggio? Su cosa e su quali servizi o caratteristiche autostradali?Un’eventuale imposizione forzata suonerebbe soltanto come “spremitura” di denaro dalle tasche degli automobilisti e dei tanti terremotati dell’Aquilano ancora costretti a risiedere sulla costa, e a percorrere l’arteria anche tutti i giorni.
(Nella foto l’asse attrezzato al Porto canale di Pescara: oltre tutto, è anche una ferita insanabile per l’ambiente fluviale e per il cuore della città).


30 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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