Isteroscopìa, un pensiero da Providence (USA)
L’Aquila – C’erano il vice console italiano nel Rhode Islands, Stati Uniti, Ronald Del Sesto e la sua signora, e Carlo Ruggeri, originario di Cagnano Amiterno, residente a Providence, al San Salvatore – reparto ginecologia – per la consegna del dono di 65.000 dollari raccolti tra gli abruzzesi d’America. La somma è stata destinata all’acquisto di un’apparecchiatura per l’isteroscopia, necessaria per diagnosi precoci nella cavità dell’utero. Gli ospiti americani sono stati accolti dal personale di ginecologia e dal dr. Giovanni Flati, compagno di scuola di Ruggeri, che ha frequentato il liceo a L’Aquila. L’iniziativa, grazie al viceconsole Del Sesto e agli aderenti al NIAF, una importante associazione di italo-americani negli USA, potràè essere suscettibile di altri sviluppi e di proficue collaborazioni future. Il denaro raccolto è esattamente quello necessario per acquistare l’apparecchiatura terapeutica ora in dotazione al S.Salvatore. Purtroppo le autorità ospedaliere non erano presenti all’incontro, forse impegnate altrove. Magari un ringraziamento più caloroso sarebbe stato gesto di cortesia e di buona educazione verso chi si dà da fare per noi, e partecipa al travaglio del dopoterremoto, seguito all’estero da tutti gli italiani – specie negli USA – con attenzione e iniziative di generosità e collaborazione. Talvolta bisognerebbe semplicemente imparare a dire “grazie” a chi pensa a noi. Lo diciamo noi a nome di tutti a Del Sesto e a Ruggeri.
L’isteroscopia è una tecnica “dalla parte della donna” perché unisce un’alta qualità della prestazione medica ad un aspetto dell’integrità psico-fisica femminile dal momento che :
- si propone di guarirla dalle patologie dalle quali è affetta conservando l’utero e le mestruazioni ( se è in età fertile )
- non richiede tagli o incisioni e quindi non lascia ferite e cicatrici poiché sia l’isteroscopia diagnostica che chirurgica si servono di strumenti che operano direttamente nell’interno dell’utero.
L’isteroscopia produce inoltre un consistente risparmio economico per la spesa sanitaria dal momento che:
- riduce notevolmente i costi di degenza ospedaliera
- permette di abolire i cosiddetti “raschiamenti” e di ridurre notevolmente il numero degli interventi di asportazione dell’utero e di conseguenza le spese per gli esami di laboratorio, l’anestesia, le giornate di ricovero, l’uso di farmaci ecc…ecc..
(Nelle foto Col Carlo Ruggeri e il vice console Del Sesto con la sua signora, durante l’incontro al S.Salvatore)
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