Tangenti, sequestrata parte ospedale
Pescara – La mobile di Pescara, su disposizione del gip Campli, ha proceduto oggi al sequestro dei reparti ospedalieri di ostetricia e ginecologia, che occupano tre piani dell’edificio sanitario, la cosiddetta palazzina rossa. L’atto rientra nell’inchiesta su presunte tangenti che sta conducendo il PM Varone, a proposito di appalti “gonfiati” per favorire un’impresa, con le immancabili tangenti per una serie di persone sospettrate di complicità . Gli indagati sono cinque, mentre è stralciata la posizione del manager della ASL Claudio D’Amario. Secondo costui, il sequestro del cantiere del reparto materno infantile dell’ospedale di Pescara, rappresenta “un passaggio fondamentale e positivo” perche’ ora la Asl ha la possibilita’ di compiere una serie di passaggi che fino ad oggi erano impossibili visto che il cantiere era ancora in mano all’associazione temporanea di imprese che si e’ occupata dei lavori. “Con il sequestro – spiega D’Amario – l’opera e’ stata affidata in custodia al direttore amministrativo della Asl, Carano, all’ingegner Ciarlitto e al direttore sanitario dell’ospedale, Fortunato. Questo passaggio ci consente di eseguire dei controlli, capire come e’ stato realizzato l’intervento, valutare se ci sono stati dei danni e se e’ opportuna la costituzione di parte civile e poi possiamo anche risolvere il contratto e ripartire con l’opera”. In base a quanto dichiarato dal numero uno della Asl “era stato raggiunto il primo lotto, ma dobbiamo vedere se quello che hanno liquidato corrisponde a quanto realizzato”.
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