Province, gran confusione sui tagli: L’Aquila e Teramo potrebbero “ricevere” dei comuni
L’Aquila – Le piccole province, quelle con meno di 220mila abitanti, hanno le ore contate. Nell’ultima versione della manovra varata dal Governo due giorni fa, riferiscono fonti ufficiali questa mattina, e’ prevista la completa soppressione di quelle che al primo gennaio 2009 avevano una popolazione inferiore a questa soglia. Ieri sera, invece, nei tg della notte si riferiva che Tremonti aveva rinunciato alla sforbiciata delle province. Il processo di soppressione durera’ quattro mesi: due mesi per permettere ai Comuni di scegliere la nuova provincia della stessa regione alla quale essere annessi e due mesi per il trasferimento dei beni e delle risorse. Sara’ invece un decreto del presidente del Consiglio a stabilire le nuove circoscrizioni. Nessun riferimento alle province delle Regioni a Statuto speciale e a quelle di confine che non dovrebbero essere toccate dal provvedimento. La novità interessa direttamente l’Abruzzo in quanto tra quelle da eliminare, vi sarebbe la provincia di Rieti, i cui comuni dovrebbero scegliere la propria destinazione in territori limitrofi. Ciò riguarda soprattutto L’Aquila. La provincia di Rieti fu i8stituita nel 1927, accorpando una serie di comuni appartenenti a territorio anche abruzzesi, come Amartrice, Leonessa e Antrodoco.
Un eventuale taglio della provincia di Ascoli, invece, interesserà direttamente il vicino territorio di Teramo, e in particolare la Val Vibrata.
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