“Tifosi”? No, delinquenti: 9 arrestati


Pescara – Bande di “tifosi” (che tali sicuramente non sono) hanno imperversato per ore, fino a notte inoltrata, ieri, lungo l’autostrada A-14 in territorio marchigiano. Le loro imprese sono finite, per ora, con nove persone arrestate, supporters della squadra pescarese, come viene riferito. Ma indagini sono ancora in corso e potrebbero esserci sviluppi. La cronaca parla di bande di tifosi di Lecce, Crotone e Pescara incontratesi casualmente lungo l’autostrada, di ritorno dalle loro spedizioni sportive a seguito delle squadre. Senza un motivo al mondo, le bande si sono affrontate in almeno due aree di servizio. I fatti più gravi nell’area Metauro, dove sia il personale delle stazioni di servizio e dei locali, sia gli automobilisti di passaggio, hanno avuto seri problemi. Oltre a botte, aggressioni, insulti, ci sono state rapine e furti: gruppi avversari si sono scontrati e reciprocamente derubati di sciarpe e altri oggetti. Naturalmente, a farne le spese anche i grill e la loro merce esposta. Pare ci siano stati furti di merce per migliaia di euro. Alcuni veicoli pescaresi sono stati inseguiti e fermati lungo la A-14 dalle pattuglie della Polizia stradale, che hanno proceduto all’arresto di nove persone, tutte di Pescara. Altri scontri in diverse aree di servizio, sempre con danni, furti e rapine a persone. Una giornata e una serata da vergogna per tutti, e naturalmente tifo messo da parte. In queste vicende non ci sono nè tifo, nè tanto meno sport. Solo delinquenza scatenata in scenari casuali, in cui si cercano solo violenza, arroganza e sfoghi di rabbia covata dentro.
Oltre ai nove ultras arrestati, ci sono anche due agenti feriti. Le violenze hanno interessato alcune frange dei tifosi al seguito di Lecce, di rientro da Vicenza, Pescara, in trasferta a Rimini, e Crotone, provenienti da Cittadella. Secondo una prima ricostruzione, il primo ‘contatto’, quello piu’ violento, tra tifosi e’ avvenuto nell’area di servizio Metauro Ovest, all’altezza di Mondolfo, al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Ancona. Alcuni ultras del Pescara hanno sorpreso quelli del Lecce e li hanno aggrediti a colpi di sassi e bastoni e poi rapinati, fuggendo in direzione sud a bordo di due furgoni ed alcune auto. Qualcuno e’ riuscito a prendere il numero di targa dei mezzi e ad avvisare la polizia, che ha provveduto a fermarli e ad arrestare nove persone, con l’accusa di concorso in rapina aggravata. Si tratta dei gemelli D.R. e A.R., di 22 anni, M.D., di 29 anni, B.F.,di 32 anni, F I., di 19 anni, L.D., di 27 anni, A.A., di 22, L.P. e M. P, di 20 anni, tutti residenti a Pescara. A bordo dei veicoli, le forze dell’ordine hanno anche rinvenuto alcune pietre, bastoni e cinture che erano stati utilizzati per malmenare i tifosi pugliesi. Sempre nel pesarese, all’interno della stazione di servizio Foglia Sud, si sono confrontati gruppi di sostenitori di Crotone, Lecce e Pescara, che poco prima avevano dato l’assalto anche all’autogrill, portando via generi alimentari per diverse centinaia di euro. Sul posto sono intervenuti due uomini della polizia autostradale, che sono stati aggrediti dagli ultras ed hanno riportato alcune ferite. Terzo ed ultimo contatto in serata, nella stazione di servizio Conero Sud, dove si e’ scatenata una sassaiola tra tifosi del Lecce e del Pescara, bloccati dal pronto intervento di alcune pattuglie inviate dalla questura di Ancona.


24 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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