Regione: la difesa dei prodotti abruzzesi


Pescara – L’Abruzzo e’ la quinta regione d’Italia per produzione di olio e la sua olivicoltura coniuga al meglio gli aspetti paesaggistici con quelli produttivi. Tuttavia, anche qui, come nel resto d’Italia, gli olivicoltori non vedono remunerati adeguatamente i loro sacrifici a causa di fenomeni speculativi e delle sofisticazioni. “La Regione – ha sostenuto, questa mattina, a Frascati, l’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo, in apertura del dibattito promosso da AIFO e FOR in occasione dei lavori assembleari di Unaprol, consorzio olivicolo italiano – sta programmando una serie di azioni per contrastare sul suo territorio il fenomeno delle sofisticazioni mediante azioni di controllo, di informazione e di sensibilizzazione che coinvolgeranno gli organismi di controllo (ICQ, Forestali, NAS), i consumatori mediante le associazioni, le scuole, le associazioni di categoria e le associazioni dei ristoratori e dei cuochi al fine di contrastare l’utilizzo di olio non confezionato e anonimo nei ristoranti, perche’ siamo convinti che la cultura dell’olio come quella del vino faccia parlare il territorio”. Altra azione e’ quella di una proposta di legge per l’utilizzo nelle mense dei prodotti locali, compreso l’olio, e dei prodotti a chilometri 0. A tal proposito, alcune indicazioni sono inserite nel nuovo testo di riforma della legge in agricoltura, attualmente in esame alla Conferenza Stato-Regioni.


24 Maggio 2010

Categoria : Economia
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