Sfollati: appartamenti a fitto “politico”
Roseto – Gli aquilani, ormai da un mese affluiti a migliaia negli accoglienti centri della costa, si organizzano tanto per mantenere viva l’aquilanità , che a lungo andare rischierebbe di dispersi o affievolirsi. Obiettivo delle riunioni, un fitto “politico” in appartamenti anzichè alberghi. A Roseto è sorto, grazie all’impegno di Vincenzo Colorizio e di altri, un comitato “per la ricostruzione al 100% dell’Aquila com’era e dov’era”. E’ quello che desiderano tutti, più o meno velatamente, e che molti temono non si realizzi, almeno tanto presto. Per Stefania Pezzopane, c’è persino il timore che occorrano – se le cose avanno avanti come sta avvenendo – dei decenni. Il comitato si dà da fare. E’ stato ricevuto dal sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura, che si è detto favorevole a intensificare i contatti con l’indaffarato sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. Gli sfollati puntano ad ottenere, comunque, per l’immediato, dei vantaggi che a molto paiono possibili solo con la collaborazione delle amministrazioni: obiettivo, sistemazioni extralberghiere, magari in appartamenti e residences (affittati per lunghi periodi) con pigioni concordate. A tutti una soluzione del genere converrebbe: agli inquilini, aiutati dallo Stato a pagare i fitti e collocati in situazioni più accettabili, e agli albergatori, che potrebbero riavere disponibilità di camere per la stagione estiva balneare.
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