Tasse, consiglio comunale straordinario
L’Aquila – Il Consiglio comunale si riunirà in seduta straordinaria aperta lunedì 24 maggio, alle ore 9.30, a palazzo dell’Emiciclo (sede del consiglio regionale, via Jacobucci) per discutere l’approvazione di un documento condiviso sulla “fiscalità e sulla proroga della sospensione del regime fiscale”. Alla seduta sono stati invitati anche i parlamentari abruzzesi, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e i consiglieri regionali Giorgio De Matteis, Gianfranco Giuliante e Luca Ricciuti.
Questo il documento che verrà discusso e sottoposto a votazione nel corso della riunione:
“Dal 6 aprile 2009 la già difficile situazione economica e finanziaria del territorio aquilano ha subito un brusco tracollo
Il perdurare dello stato di emergenza necessita di immediate iniziative tese alla salvaguardia dei livelli occupazionali ricadenti in particolare nel settore industriale, del commercio, della piccola e media impresa e del mondo delle professioni.
L’approvazione dell’istituzione della Zona Franca Urbana da parte del CIPE potrebbe alleggerire gli effetti del problema almeno nel suo aspetto fiscale, non è però uno strumento utile per sostenere e rilanciare la grande impresa e crea concorrenza “non leale” con le Piccole e Medie Imprese già esistenti.
È pertanto indispensabile studiare sistemi di sostegno dell’economia locale che rendano attrattivo il territorio aquilano anche per la grande industria e per le attività produttive già presenti.
In un quadro di reali certezze dei fondi necessari per la ricostruzione del territorio aquilano il Consiglio Comunale dell’Aquila, per tutti i Comuni del cratere, chiede al Governo:
• Proroga della detassazione fino al 30 giugno 2011.
• Successiva rateizzazione dei rimborsi dovuti secondo tempi e modalità già adottate nel sisma Umbria-Marche.
• L’applicazione, terminato il periodo di detassazione, con un progetto pilota utile anche al Governo per valutare il gettito che ne deriverebbe, del regime delle seguenti aliquote:
-detassazione per redditi inferiori a 12.000,00€
-tassazione al 23% per redditi inferiori a 100.000,00€
-tassazione al 33% per redditi superiori a 100.000,00€
• Congelamento del pagamento dei mutui per proprietà ad uso abitativo o produttivo inagibili, eliminando la maturazione degli interessi sul debito residuo, fino al rientro nel pieno possesso con dichiarazione di agibilità degli immobili sopra descritti o, in subordine, fino al 30 giugno 2011.
• Proroga della Cassa Integrazione in deroga fino al 30 giugno 2011.
• Azzeramento delle spese fisse per le utenze intestate agli abitanti (di cui all’art.8 dlgs 30/12/1992 n.504) per tutto il periodo di divieto di abitabilità degli immobili inagibili e rateizzazione degli oneri accumulati a far data dal 6 aprile 2009.
• Creazione di un “confidi di stato” (FINTECNA) per agevolare l’accesso al credito (è il logico ultimo passo per consentire alle aziende di poter accedere al credito e autofinanziarsi per ripartire, con una forma di prestito garantito da soggetto esterno in una percentuale dell’80%, sulla base di un business plane e di una capacità restituiva congrua.)
• Congelamento per cinque anni (senza maturazione d’interessi o sanzioni) delle imposte e dei contributi iscritti a ruolo (Equitalia) a qualsiasi titolo e pagamento nei successivi 10 anni al 100% delle somme iscritte antecedentemente al 6 aprile 2009 (questo aspetto, assolutamente non previsto da nessuna normativa, sarà il più impattante e doloroso per molti operatori economici dell’Aquila, e anche per tutti coloro che hanno iscritte a ruolo cartelle a vario titolo – ICI, TOSAP, TARSU, Contravvenzioni, INPS, INAIL, Imposte e tasse, Contributi ai Consorzi di Bonifica, etc., – dai quali gli agenti riscossori di Equitalia cercheranno di recuperare, a volte con strumenti coercitivi quali il fermo amministrativo o l’ipoteca sugli immobili, somme che pare assommino a decine di milioni di euro e rispetto alla cui reale entità si chiede, contestualmente, di fare chiarezza)
• Cancellazione delle iscrizioni nelle banche dati interbancarie (CRIF, CRIC, CAI, Centrale Rischi Banca d’Italia, etc.) delle segnalazioni successive al 6 aprile 2009 e cancellazione dei protesti dal registro delle CCIAA (questo problema, sorto a seguito dell’impossibilità di poter pagare in mancanza di alcun reddito, crea un problema diretto (impossibilità di accedere al credito per riattivare l’azienda) ed uno indiretto (essere inseriti in banche dati che poi vengono conservate per anni e che vengono utilizzate nella valutazione commerciale dell’azienda, anche dopo che queste hanno regolarizzato la loro posizione)
• Congelamento di finanziamenti, prestiti, mutui chirografari e castelletti commerciali di ogni tipo, fino ad un massimo di 5 anni, con possibilità di rinegoziazione su proposta di entrambi i contraenti (non unilateralmente da parte delle Banche). Il punto è corollario di quanto osservato per i mutui immobiliari, inserendo le società finanziarie, le società di leasing e gli operatori finanziari che a vario titolo ruotano intorno alle aziende. Questo problema, come anche il precedente, deve essere portato all’attenzione del Prefetto in quanto responsabile dell’Osservatorio anti usura e del credito, ai fini di scongiurare la germinazione di questa piaga sociale.
• Rivisitazione e modifica del correttivo territoriale degli Studi di Settore (l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di rettificare il parametro del Cluster territoriale degli Studi di Settore e quindi di rendere più veritiera la situazione economica dei paesi del “cratere”.
(Nella foto il consiglio comunale nell’altra vita)
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