Mia Casa su post-terremoto


L’Aquila- (di Pio Rapagnà, Mia Casa) Ricostruzione e messa in sicurezza antisismica della edilizia residenziale pubblica: il Mia Casa chiede al consiglio regionale di affrontare il problema nella prossima seduta di martedì 1° giugno. Sebbene siano ormai trascorsi 14 mesi dal terremoto del 6 aprile, il consiglio regionale, in quanto massima istituzione legislativa della regione Abruzzo, ancora non discute di “ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” della edilizia residenziale pubblica, dentro e fuori il cratere.
Il Mia Casa, sin dal 30 luglio dell’anno scorso, ha presentato una “petizione al consiglio regionale” con la quale si chiede la ricostruzione degli alloggi classificati E ed F, l’immediato recupero degli alloggi A-B e C e la loro messa in sicurezza antisismica.
Il “consiglio straordinario” del 9 marzo scorso, sulla ricostruzione degli alloggi ATER, è stato “sciolto” per mancanza del numero legale e senza alcun atto di indirizzo nei confronti dei “soggetti attuatori”.
La Ordinanza del Presidente del Consiglio n.3803 del 15 agosto valuta in 150 milioni di euroil finanziamento previsto per l’edilizia residenziale pubblica e da al commissario delegato e presidente della Regione la facoltà di avvalersi anche dell’ATER quale “soggetto attuatore” della ricostruzione. Ma una successiva Ordinanza n. 3817 rimuove l’ATER dalla possibilità di essere indicato come “soggetto attuatore” assegnando tutto al provveditorato interregionale alle opere pubbliche. Con un atto di intesa stipulato tra il commissario, il Provveditorato e l’ATER, la “ricostruzione leggera”, con riparazione e consolidamento degli alloggi A, B e C, viene formalmente assegnata all’ATER dell’Aquila, mentre la “ricostruzione pesante” degli edifici E ed F restano di competenza esclusiva del Provveditorato.
La Regione Abruzzo ha “promesso” da tempo un “intervento” sul patrimonio edilizio danneggiato dal terremoto e per la messa in sicurezza “antisismica” di quello esistente dentro e fuori dal cratere, incrociando tale impegno programmatico con il processo di riforma del settore e di riordino delle 5 Aziende ATER: è arrivato il momento di rendere operativo e concreto tale impegno “strategico”, tenendo ben presente, tra l’altro, che la salvaguardia e la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica della Regione Abruzzo è importante per tante famiglie di lavoratori e pensionati, i quali, a differenza di altri “privilegiati”, non hanno la disponibilità econonica per accedere all’acquisto in proprietà della “prima Casa”, nel mentre aspettano da tantissimi anni il ripristino del più equo e giusto “riscatto graduale e sociale dell’alloggio”.
L’Associazione Mia Casa d’Abruzzo, prima di perdere ogni fiducia “politica e istituzionale” nei confronti del consiglio regionale, insiste nel chiedere al Presidente Nazario Pagano e ai Gruppi Consiliari di affrontare tutta la problematica post-terremoto della Edilizia Residenziale Pubblica nella seduta del Consiglio regionale del 1° giugno prossimo, quale “naturale e doverosa” prosecuzione della seduta “straordinaria” del 9 marzo scorso, sciolta senza un nulla di fatto e senza conseguenze.


21 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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