Il papa incontrerà i detenuti Sulmona – Petrilli (PD): “Un segnale di umanità per tutti”
Sulmona – Tra gli annunci relativi alla visita del papa a Sulmona, il 4 luglio, in nome della verità e dell’amore, mons. Forte ha reso noto che il pontefice visiterà i detenuti del carcere, in cui da anni si susseguono tragici episodi e suicidi. Il papa dirà che la verità è Gesù, figlio di Dio incarnato nell’uomo. La visita è stata definita un grande dono per la cittèà e per l’Abruzzo, regione prediletta dal pontefice, perchè quella a Sulmona sarà la tedrza visita di Benedetto XVI. La notizia della visita ai detenuti viene così commentata da Giulio Petrilli, l’esponente del PD che da sempre di batte con a fianco pochi altri (anche dal suo partito reticenze e assenze) per migliori condizioni di vita di chi è in prigione: “E’ di oggi la notizia che il Papa Padre Ratzinger, nel corso della sua visita a Sulmona che si terrà il 4 luglio prossimo, incontrerà dei detenuti e degli operatori penitenziari, non è specificato dove ma si suppone nel carcere. Un gesto importante e significativo e un esempio che tanti politici dovrebbero seguire. Un segnale di umanità e di impegno per un mondo, quello delle carceri, attraversato da una situazione drammatica.
Il carcere di Sulmona è un emblema della sofferenza e della difficoltà totale, gli undici suicidi negli ultimi anni, ne sono una testimonianza reale.
La visita del Santo Padre nel carcere di Sulmona, rappresenterà un forte momento di attenzione per il rispetto della dignità umana anche per le persone recluse.
Il sovraffollamento è il problema più serio, nel carcere di Sulmona ci sono numerose celle di nove metri quadrati, in ognuna delle quali vivono tre persone, uno spazio di tre metri quadri a persona,dove vivono per venti ore al giorno.
Lo stipendio medio dei pochi che lavorano è di 50, 60 euro mensili.
Anche l’assistenza sanitaria è totalmente carente, in un carcere che ospita 130, 140 persone con forte disagi psichici e tanti tossicodipendenti.
Questa visita di Papa Ratzinger può rappresentare un impegno e una ulteriore attenzione della Chiesa al problema delle carceri e speriamo sia da stimolo alla politica per affrontare questa difficilissima situazione.
Le proposte per cercare di risolvere il sovraffollamento (70.000 detenuti attuali a fronte di una capienza di 43.000) sono ancora bloccate in commissione giustizia mentre il numero dei suicidi aumenta di giorno in giorno ed è di oggi la notizia del ventiseiesimo suicidio dall’inizio dell’anno nel carcere di Reggio Emilia
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