Ricci: “Di Primio al teatro, che colpo…”
Chieti – Scrive Francesco Ricci, ex sindaco di Chieti: “Qualche giorno fa veniva data notizia dai principali giornali della città di un “bliz” del Sindaco Di Primio al Teatro Marrucino, accompagnato da telecamere “amiche” e da toni da tragedia quali “scempio igenico sanitario” “furto di preziosi testi (probabile)” e “abbandono di preziose opere pittoriche”(“quadri”). Tutto questo per giustificare forse la necessità cambiare le serrature ai locali (sic!) e gettare fango su chi aveva gestito il teatro negli ultimi anni (l’Associazione Culturale Teatro Marrucino, oggi Associazione culturale San Ferdinando).
Le repliche, pur pertinenti e puntuali, hanno però trovato posto solo sui siti internet della nostra città (eppoi si taccia l’opposizione di inerzia), come non è mai capitato all’altra opposizione e come non capita all’attuale amministrazione.
Conoscendo bene l’esternatore, mi sono chiesto come mai, essendo egli abituato a denunciare alla Procura della Repubblica ipotesi di reato molto meno gravi, non avesse chiamato Carabinieri, Polizia, ASL, Guardia di Finanza e chi più ne ha più ne metta. La verità è che il Teatro Marrucino dal punto di vista igienico sanitario è così da oltre 30 anni (vi sono entrato da spettatore per la prima volta nel 1976 e nulla è cambiato). Furti non ce ne sono mai stati e quei quadri di cui tanto ci si scandalizzava, sono lì da quando sono stati donati al Teatro stesso: si pensi che chi scrive, sindaco per 5 anni della città, non era stato informato della loro esistenza da nessuno, gestore o semplice ospite o persona informata dei fatti. Bisognava però prendere le distanze e gettare fango su chi, negli ultimi 3 anni ha gestito il Teatro con grande dignità, senza fare un euro di debito e facendo quadrare i conti al millesimo, con un livello culturale che viene considerato dai tecnici per lo meno uguale, se non superiore, a quello di quanti li hanno preceduti nella gestione.
Ma perché? Forse perché non si ha il coraggio di dire all’orchestra (che guarda caso il Sindaco Di Primio ha incontrato il giorno dopo il bliz) considerata tra le migliori orchestre “giovani” del nostro paese, che è ora di andare via, dopo tutte le promesse e gli ammonimenti in campagna elettorale? Cosa vuol dire allora il ripetere (nell’incontro con l’orchestra) che “la Regione non finanzia l’Associazione” ennesima bugia ripetuta centomila volte prima del voto?
O forse bisogna prendere per forza le distanze dall’attuale Direzione Artistica, rea di aver cercato di difendere il Teatro da tutto e da tutti (me compreso?)?
Non è chiaro quale sia il programma culturale (e quindi del Teatro) di questa Amministrazione, ma perchè prendere in giro i cittadini con accuse false e sospetti ancora più odiosi?
L’attuale Direttore Artistico è di Chieti, più della metà dei membri dell’Associazione sono abruzzesi: chi più di loro può voler bene al Teatro Marrucino? Quando volerà la nostra città se non si valorizzano le nostre professionalità: abbiamo bisogno veramente (dal punto di vista culturale purissimo), di un ritorno al passato?
Un’ultima riflessione sull’atteggiamento: mi è sembrato di carpire nella città una certa ironia sulla prima “cucullata” (mi perdoni don Nicola del termine: le sue erano molto più motivate e ricche di sostanza) del nuovo Sindaco: anche nella maggioranza si leggevano sorrisi e si sono ascoltate critiche più o meno benevole su un blitz che poi si risolverà in una bolla di sapone.
Chieti non ha bisogno di un nuovo potestà, ma di crescere, in tutti i sensi. Forse ci vuole un pochino più di coraggio di disponibilità al confronto: le bugie hanno le gambe corte e si scoprono con facilità, anche quando gli amici ti aiutano a tenerle coperte”.
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