Casa studente curia, “Gatti elusivo”
L’Aquila – Profonda insoddisfazione viene espressa dal Consigliere Cesare D’Alessandro (IdV) per la risposta fornita dall’Assessore Gatti all’interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale, sulla Casa dello Studente “San Carlo Borromeo” a L’Aquila. “L’Assessore Gatti si è limitato, in pratica, a giustificare il protocollo d’intesa stilato nel luglio 2009, tra la Regione Lombardia, la Protezione Civile, il Comune dell’Aquila e la Curia Vescovile – dichiara il Consigliere D’Alessandro – evitando accuratamente di rispondere nel merito delle scelte fatte dal Governatore Chiodi, il quale, è bene ricordare, ha “affidato” alla Curia Vescovile dell’Aquila una struttura realizzata con 7 milioni di euro, soldi pubblici, donati dalla Regione Lombardia”.
“Perché Chiodi – si chiede ancora il Consigliere D’Alessandro – ha affidato alla Curia dell’Aquila la gestione della Casa dello Studente, quando la stessa doveva essere attribuita all’ADSU (Azienda per il Diritto agli Studi Universitari) che aveva già stilato una graduatoria di 400 studenti aventi diritto? E perché Chiodi, che in precedenza aveva già dato il placet (intesa) per decine e decine di espropri di terreno a danno dei semplici cittadini, non ha avuto il coraggio di impegnare Bertolaso a fare altrettanto riguardo il terreno (8.500 mq.), tra l’altro a vocazione agricola, di proprietà della Curia?”.
“Il fatto – conclude il Consigliere D’Alessandro – di aver praticamente dato a una fondazione privata, nel novembre 2009, un fabbricato costruito con soldi pubblici, richiede quanto meno un approfondimento della Corte dei Conti. Auspichiamo, pertanto, che si proceda in tal senso e che vengano individuate eventuali responsabilità per il cattivo utilizzo di denaro pubblico”.
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