Crolli, nuovo ricorso per suspicione
L’Aquila – Legittima suspicione, questa la motivazione scelta dagli avvocati aquilani Cecchini, Colagrande e Carosi nel ricorso, presentato oggi, per ottenere il trasferimento del processo per la casa dello studente in un’altra sede, presumibilmente Campobasso. La legittima suspicione si invoca quando si ritiene, sulla base di elementi che debbono essere documentati, che non esista nel luogo naturale del processo la serenità necessaria per giudicare al di fuori e al di là di emotività e partecipazione sentimentale. Per i tre legali, a L’Aquila accade proprio questo: non vi può essere un processo sereno. Il crollo della casa dello studente, con otto giovani vittime, fu uno di quelli che suscitarono maggiore commozione, dolore, disperazione tra i tanti avvenuti in città , con un enorme numero di vittime, 308. Vi sono già altri ricorsi per ottenere lo spostamento del processo in altre sedi.
Il termine suspicione è stato reintrodotto nel codice di Procedura Penale italiano dalla legge Cirami, che aggiunge un ulteriore caso ai due già esistenti (previsti dall’art. 45 del codice di Procedura Penale) per il trasferimento di un processo. Si configurano quindi tre possibilità di rimessione del processo ad altro giudice di altra sede giudiziaria:
1.rischio per la sicurezza – 2.incolumità pubblica – 3.legittimo sospetto.
L’istanza di rimessione può essere fatta dal pubblico ministero o dall’imputato e può essere contestata dalle altre parti. Sull’istanza decide la Corte Suprema di Cassazione, ed è valevole anche per i processi in corso. Il nuovo giudice non potrà utilizzare gli atti del vecchio procedimento.
(Nella foto l’avv. Attilio Cecchini)
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