Latte dalla mucca “per svegliare tutti”


Ofena – Latte fresco ai terremotati aquilani appena munto direttamente dalla mammella della mucca. Il Cospa Abruzzo lunedì mattina porterà nei pressi delle tendopoli della città dell’Aquila una vacca che sarà munta e il suo latte verrà donato ai terremotati. La prima tendopoli sarà quella di Acquasanta, poi passeremo davanti alla Questura per donare un bicchiere di latte a tutti i poliziotti per poi proseguire alla nova sede del Prefetto, al quale verrà offerto un bicchiere di latte appena munto e l’ultima sosta sarà fatta nel piazzale della Guardia di finanza ed anche in quella occasione verranno offerti bicchieri di latte. “Tutto questo -spiega Dino Rossi – per dare una mossa anche alla popolazione che sembra sia caduta un uno stato larvale, cosa che non è avvenuta per il mondo agricolo e dell’allevamento, anche se sono andate distrutte alcune aziende. Per il mondo agricolo il giorno del terremoto è stato un giorno come un atro, forse perché noi siamo abituati ad essere colpiti da ogni tipo di evento calamitoso; contrariamente, però, non siamo abituati a alla mala politica che anche in questa occasione sta dimostrando di aiutare solo una fascia affogando quella meno numerosa.
Una manifestazione pacifica per portare all’attenzione dei politici locali e nazionali il grave problema legato alla commercializzazione del latte abruzzese, con gli aiuti che sono venuti da ogni parte d’Italia, hanno intasato il mercato del latte della nostra regione, per la grande quantità di confezione di latte a lunga conservazione arrivate dalle ditte di fuori Regione. In realtà la zootecnia abruzzese in questo momento sta vivendo le ripercussioni dovute al terremoto e i danni che molte aziende agricole abruzzesi non hanno ricevuto con il terremoto li stanno ricevendo adesso, perché la ditte di trasformazione alle quali viene conferito il latte stanno allungando i tempi di pagamento e si parla di un ulteriore ribasso del prezzo del latte pagato alla stalla. Attualmente la centrale del latte incassa circa 10.000,00 € al giorno in meno, tutto dovuto alla grande quantità di latte donato dalla protezione civile accorse in aiuto al popolo aquilano. Ci hanno “presi per il culo” quando il Ministro dell’Agricoltura e il Presidente del Consiglio hanno detto che bisognava consumare i prodotti locali, perché fino ad oggi non è stato acquistato nemmeno un grammo dei nostri prodotti e si rischia una catastrofe con gravi danni superiori a quelli del terremoto.
Tutto questo potrà essere evitato se le istituzioni preposte si degnano di interloquire con codesta associazione affinché venga riportato alla normalità l’equilibrio dell’economia locale legato al mondo agricolo, che è quello che produce anche in caso di eventi calamitosi come quello del 6 aprile scorso”.


02 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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