Emergenza carceri


Pescara- La situazione di precarietà che si vive nelle carceri regionali sottolineata dal segretario generale UIL penitenziari Eugenio Sarno che riprende, rinforzandola, la denuncia più volte fatta dalla UIL penitenziari regionale, non può e non deve più passare inosservata.
La gravità della situazione ha reso necessaria un’urgente ed immediata riunione della segreteria regionale UIL P.A. penitenziari (Giancola Giuseppe segretario regionale, Nardella Mauro segretario provinciale l’Aquila, Di Giovanni Ruggero segretario della provincia di Chieti, Giuseppe Legnini segretario dellaprovincia di Pescara e Paolo Lezzi della provincia di Teramo), presso la sede generale della UIL Abruzzo in Pescara che ha visto la partecipazione straordinaria del segretario generale regionale della UIL Roberto Campo e del segretario provinciale della UIL P.A. Giampiero Fattore.
I dati esposti da Sarno per quanto già di per sè molto gravi non riescono purtroppo a rappresentare concretamente la drammaticità delle condizioni di vita e di lavoro delle carceri abruzzesi.
La grave carenza di personale di polizia penitenziaria ( 1209 a fronte delle 1323 previste) unita ad un drammatico sovraffollamento ( 1863 ristretti a fronte di 1396 previsti) e alla drastica riduzione dello stanziamento del monte ore dello straordinario,( quel poco assegnato risulta irrisorio e mal distribuito) stanno per far saltare tutti quei meccanismi che hanno fatto galleggiare una barca già fortemente malmessa e che ora rischia di sprofondare del tutto.
Il dato che non passa e che l’amministrazione penitenziaria non riesce a percepire , rilegando la politica di gestione delle strutture carcerarie ad un mero rapporto detenuti/polizia penitenziaria, è che gli istituti abruzzesi sono di portata medio piccola e soggetti a forti ripercussioni nel caso in cui vengono a modificarsi determinati parametri quali appunto anche una minima riduzione di personale. La presenza di molteplici circuiti penitenziari nell’ambito della stessa struttura rende, inoltre, difficile la gestione dei detenuti ristretti, compromettendo sicurezza e trattamento.
Pertanto nel dichiarare lo stato di agitazione del personale di polizia penitenziaria abruzzese, la UIL P.A. PENITENZIARI ABRUZZO chiede all’amministrazione penitenziaria, con una nota presentata al provveditore regionale:
 Revisione degli organici della Polizia Penitenziaria;
 Revisione dei circuiti penitenziari;
 Riduzione della presenza dei detenuti nelle varie strutture;
 Attribuzione di un maggior budget di straordinario per sopperire alla mancanza di personale evitando ricadute sulla sicurezza interna ed esterna degli istituti penitenziari.
Qualora non dovessimo avere segnali positivi inizieremo una serie di proteste che verranno praticate su tutto il territorio regionale ed in particolare innanzi la sede del provveditorato regionale.


13 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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