Camera di commercio, giornata dell’economia


L’Aquila- L’opera di ricostruzione nei comuni terremotati ha spinto L’Aquila al quarto posto per tasso di crescita delle imprese nella classifica delle province italiane, elaborata dal centro studi di Unioncamere. Dai dati del registro delle imprese della Camera di commercio dell’Aquila risultano iscritte 30.790 aziende, 350 in più rispetto allo stesso periodo del 2008.
Nel corso del 2009 sono state 569 le aziende che hanno iniziato ad operare e 468 quelle che hanno cessato l’attività, determinando un tasso di sviluppo dello 0,9% su base annua, con un’accentuazione della mortalità concentrata tra il I e il II trimestre 2009, in concomitanza con il periodo pre e post-terremoto.
E’ quanto emerso dall’indagine della Camera di commercio dell’Aquila presentata nell’ambito della Giornata dell’economia.
Il 2009 è risultato meno oneroso per le imprese in “rosa”: -1,2% rispetto al – 1,6% delle imprese al maschile. Tale migliore tenuta (in termini relativi) è dovuta anche al contributo dato dalle attività avviate da donne extracomunitarie immigrate.
Al IV trimestre 2009 risulta aumentata – seppur di poco – la quota dei titolari donne di ditte individuali rispetto al 2008 (dal 25,5% al 25,6) pari in valore assoluto a 862.894 unità, prevalentemente concentrate nel commercio, agricoltura e servizi.
In Abruzzo, la percentuale di donne sul totale dei titolari è pari al 30,3%, percentuale che all’Aquila sale al 30,8% pari a 5.649 unità, registrando però una variazione in negativo rispetto al 2008 pari a -2,9% e facendo collocare L’Aquila all’86° posto fra le Province d’Italia.
I settori nei quali più spiccata è la presenza di imprenditrici-donna sono l’agricoltura con 1.653 aziende, il commercio e la ristorazione che ne contano 2.928, altri servizi alla persona con un totale di 638 imprese.
Sul fronte dell’innovazione, uno degli indicatori della propensione ad innovare è costituito dalle domande di marchi e brevetti: la brevettabilità di un processo produttivo, di un prodotto o di un’idea imprenditoriale dà il polso della maggiore o minore carica innovativa della compagine imprenditoriale.
In Abruzzo si registra un andamento sostanzialmente stabile dal 1998 al 2009 con una punta nel 2006 per 129 domande d’invenzione presentate. Nel 2009 le domande sono state 70 con L’Aquila fanalino di coda (n° 4 domande presentate).
In quanto ai marchi, le domande presentate all’Aquila nel 2009 risultano 53 su un totale regionale di 601. Per quanto concerne il mercato del lavoro, da sottolineare il tasso di disoccupazione dell’Abruzzo che nel 2009 ha raggiunto l’8,1% con una punta all’Aquila del 9,9% che in termini assoluti corrisponde a circa 12.000 unità.
Fra i maschi il tasso di disoccupazione ha toccato l’8% mentre fra le donne si è registrata una maggiore sofferenza con una punta del 12,6%.
Nelle altre Province abruzzese la situazione in termini occupazionali ha mostrato un andamento relativamente migliore a Teramo con il 6% ed a Pescara con il 7,9%, mentre a Chieti si è superata la media regionale, toccando l’8,5%.
Da fonte Unioncamere, i flussi turistici in entrata in Abruzzo sono stati pari 410mila unità nel 2009 di cui 41mila viaggiatori stranieri all’Aquila, 226mila a Pescara, 85mila a Teramo. I viaggiatori italiani, nello stesso periodo, sono stati 72mila all’Aquila, 444mila in Abruzzo, 158mila e Pescara e 122mila a Chieti.
Nel 2009 l’Abruzzo le vendite all’estero dell’Abruzzo sono state pari a 5 milioni 218 mila euro (di cui 698 milioni 416 mila rappresentati dalla provincia dell’Aquila).
I principali mercati di sbocco delle esportazioni della provincia dell’Aquila sono l’Unione Europea (41%) e l’America Settentrionale (30%). La percentuale dell’export di prodotti specializzati ed high-tech è stata pari al 70,7% (52,6% in Abruzzo).
Nel confronto con l’anno precedente emerge una situazione di sofferenza abbastanza diffusa con un –29,9% all’Aquila, -26% a Teramo, -11% a Pescara e –35,2 a Chieti. L’Abruzzo si colloca a –31,7%, risultato sensibilmente peggiore rispetto al dato globale dell’Italia, pari a –21,4%.


13 Maggio 2010

Categoria : Economia
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