Cerasoli: “Bondi sbaglia alla grande: conoscere ‘l’altra verità’ è un diritto-dovere di tutti”
L’Aquila – A proposito del film “Draquila”, il segretario generale UIL benei culturali Gianfranco Cerasoli scrive: “L’annuncio di Bondi di non voler andare a Cannes perché l’Italia è rappresentata anche dal film documentario di Sabina Guzzanti apre un problema molto serio all’Italia nel campo del Cinema con una figuraccia che il Ministro poteva evitare .
Infatti è incredibile che un uomo, , un rappresentante del Governo che da sempre va criticando tutte le rappresentazioni del pensiero unico in nome della LIBERTA’ , poi arrivi a cadere così in basso rispetto ad un film che non rappresenta la verità , ma un’altra verità quella che tutti vogliono conoscere.
Mi è capitato di affermare più volte che il Film non ha niente a che vedere con i meriti che ha la Protezione Civile per ciò che ha fatto a L’Aquila e per il resto del paese ma allo stesso tempo nessuno può pensare che il sistema possa essere immune da critiche e da valutazioni specie dopo tutto ciò che sta emergendo nel corso di questi mesi.
Tra l’altro Bondi dovrebbe essere il primo ad interrogarsi rispetto alle “ contaminazioni “ che si stanno scoprendo sempre più tra taluni sistemi della Protezione Civile e il Ministero per i Beni e Attività Culturali.
Da cittadino Aquilano io voglio capire e conoscere anche l’altra verità del Film della Guzzanti anche se so benissimo che vi sono tanti altri cittadini Aquilani che conoscono e valutano solo la verità di Bertolaso e di Berlusconi.
Tutto ciò è legittimo è dimostra come non esiste un unica verità .
A Cannes , l’Italia con il Film della Guzzanti dimostra come Bondi che predica la libertà di espressione , la libertà di pensarla diversamente poi etichetta come sovversiva e per mutuare una canzone “ un mezzo criminale” chi racconta anche ciò che non si vede e che non piace a Bondi. Forse è arrivato il momento che Bondi passi la mano e con lui tutto il suo entourage”.
Non c'è ancora nessun commento.