Piazza d’Armi: è di tutti, non c’è niente
L’Aquila -Oggi pomeriggio dalle ore 15 ci sarà una manifestazione in un luogo simbolo, piazza d’Armi, perché è stato il luogo dove sono stati uccisi seppelliti i nove giovani martiri partigiani e, dopo la catastrofe che ha colpito la città, vi è stata allestita la più grande tendopoli. E’ uno spazio riacquisito al Comune dal demanio militare, per renderlo parco pubblico. Fino ad ora è stata costruita solo una chiesa, un convento e una mensa,con i soldi stanziati per l’emergenza, senza il parere della cittadinanza e senza rimuovere le macerie triturate come rifiuti normali. Lo spazio previsto per gli ambulanti di Piazza Duomo ancora non è garantito. Gli spazi verdi e le strutture sportive, danneggiate dall’istallazione della tendopoli, devono essere ripristinate al più presto.
Un luogo simbolo, dunque, dove, in attesa della definizione dei progetti, i cittadini potranno esprimere le loro idee ed esigenze. Ebbene, oggi saranno lì il tavolo di lavoro sulla socialità e l’Associazione “ Cittadini per i cittadini” con l’adesione della UISP per promuovere una raccolta di progetti della cittadinanza e per far costruire aquiloni ai più piccoli, ma sarà presente anche il gruppo nato su facebook“Pena esemplare per chi rideva alle 03,32 all’Aquila”, che ha invece un obiettivo etico e morale, preannunciando una class action per costituirsi parte civile nel processo contro quei costruttori che, secondo le intercettazioni telefoniche pubblicate da tutti i giornali, ridevano e scherzavano pregustando già gli affari che avrebbero fatto grazie al terremoto, un comportamento che una società civile non deve e non può accettare. L’Avvocato del gruppo sarà presente per aggiornare tutti gli aderenti sullo stato della vertenza.
L’iniziativa proseguirà nel pomeriggio di Domenica 9
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