Comune: contributi case e restauri
L’Aquila – Notizie dal Comune. Riguardano i contributi per le case, alcuni importanti restauri ringraziamenti alla Corte dei conti, leggeremo perchè.
CONTRIBUTI PER CASE – I 7.429 contributi definitivi rilasciati finora dal Comune dell’Aquila per la riparazione degli immobili danneggiati dal sisma rappresentano l’80% delle domande presentate dai cittadini interessati, che ammontano complessivamente 9.431. Il che vuol dire che la Municipalità ha progressivamente aumentato il ritmo – scrive oggi il sindaco Cialente – delle concessioni dei contributi, dimostrandosi consapevole che è indispensabile raddoppiare e triplicare gli sforzi per consentire agli aquilani di tornare il prima possibile nelle case. Un impegno gravoso, assolto egregiamente dagli uffici dell’amministrazione comunale, che in pochissimi giorni ha anche evaso le 2.000 pratiche per le quali erano state richieste integrazioni, comprese quelle giunte in ritardo, ma che era comunque possibile ammettere. I dati sono riferiti principalmente alla ricostruzione leggera, B e C, e su di essi poco incidono le 408 richieste di fondi per le case E, di cui 2 ammesse al contributo definitivo (per le altre siamo in attesa di chiarimenti da parte dei proprietari che hanno presentato la domanda). Non ci sono ritardi su queste abitazioni. Sia i cittadini che gli uffici comunali hanno dovuto attendere che le ordinanze governative che si sono susseguite fino ai giorni scorsi facessero sempre maggiore chiarezza sulla ricostruzione “pesante”, una delle principali sfide per la rinascita del capoluogo abruzzese.
Nel giro di alcune settimane il Comune sarà nelle condizioni di completare la concessione dei contributi per le case B e C, se i proprietari che devono ancora presentare le integrazioni rispetteranno i tempi per depositarle, cosa che mi auguro caldamente. Confido inoltre che vengano rispettati tutti i termini dei lavori: i quindici giorni per aprire i cantieri dalla pubblicazione del contributo definitivo, la scadenza prevista nella domanda di contributo per concludere le opere, che devono comunque essere portate a termine entro 6 mesi per le B e 7 per le C. Più che la paura delle sanzioni (la perdita dell’albergo o del contributo di autonoma sistemazione), deve essere un atteggiamento coscienzioso a indurre i proprietari a fare pressione su professionisti e imprese affinché terminino i lavori nei tempi previsti.
Avere quasi diecimila fabbricati agibili nel giro di pochi mesi vuol dire tantissimo: riprendere fiducia, ripristinare una discreta fetta del patrimonio edilizio privato (anche se i fabbricati disastrati restano in netta maggioranza), ricostruire una parte importante dell’immagine dell’Aquila. Vuol dire soprattutto tornare definitivamente a casa.
ACCORDI PER RESTAURI – La giunta comunale dell’Aquila ha approvato una serie di accordi sottoscritti tra il Sindaco Massimo Cialente, il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi e il vice commissario per i Beni Culturali Luciano Marchetti, per la progettazione del restauro della basilica di Collemaggio, del Teatro Comunale e di Porta Castello e Porta Napoli, tutti monumenti gravemente danneggiati dal sisma. È stata inoltre stabilita la cessione in comodato gratuito dell’ex mattatoio, nei pressi di Porta Rivera, alla Direzione regionale dei Beni culturali per il trasferimento nella struttura del Museo nazionale d’Abruzzo. Nella firma degli accordi per la messa in sicurezza della basilica di Santa Maria di Collemaggio e per il restauro di Porta Napoli è intervenuta anche la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, che ha stanziato un contributo di 200mila euro per la messa in sicurezza e la copertura del tetto della basilica e ulteriori 250mila euro per il recupero della storica porta cittadina. Per quanto riguarda il restauro di Porta Castello vi sarà invece un contributo da parte del Lions club dell’Aquila.
La struttura del’ex mattatoio viene concessa dal Comune dell’Aquila alla Direzione regionale per i Beni culturali, in comodato gratuito, per il trasferimento del Museo nazionale d’Abruzzo fino al termine necessario per il recupero della storica sede del Castello Cinquecentesco.
“Tutti gli interventi restaurativi sui monumenti – ha dichiarato l’assessore alla Ricostruzione del Patrimonio artistico Vladimiro Placidi – verranno realizzati con fondi accreditati presso la struttura del vice commissario ai Beni culturali. Si tratta di interventi importanti che consentiranno, come nel caso del recupero di Porta Castello e di Porta Napoli, non solo il ritorno alla loro fruibilità ma anche un adeguamento in termini di viabilità, con conseguente ripristino delle arterie chiuse a seguito del sisma”.
“ Per quanto riguarda la struttura del’ex mattatoio – ha proseguito l’assessore – il suo recupero avverrà grazie a un cospicuo contributo, per complessivi 5 milioni di euro, da parte della società Invitalia, che curerà la ristrutturazione e il successivo allestimento del museo. In questo modo si avrà un primo progetto integrato di restauro per la zona delle 99 Cannelle”.
(Ndr) – Tutti hanno dimenticato, il Comune per primo, che l’ex mattatoio era oggetto di costosi inhterventi già diversi anni fa, con la giunta Tempesta. Poi non se ne parlò più, e ora si riparla di restauri. Quanti soldi furono spesi, anzi sprecati? Cosa c’è sotto questa ennesima, tra le innumerevoli incompiute aquilane?
GRAZIE, CORTE DEI CONTI – Il sindaco Cialente ha ringraziato formalmente gli uffici regionali della Corte dei Conti per aver messo a disposizione della Struttura tecnica di Missione i propri locali. “Ringrazio sentitamente questi uffici – ha dichiarato Cialente – per aver esaudito la mia richiesta di mettere a disposizione i loro locali, situati nei pressi della chiesa di san Domenico, per la Struttura Tecnica di Missione. Nell’accordare l’ospitalità richiesta si è, di fatto, stabilita una significativa collaborazione alla ricostruzione della città dell’Aquila, fornendo un supporto concreto ad una struttura di importanza strategica nella pianificazione del recupero del suo centro storico. Sono lieto, pertanto, che l’iniziativa che ho portato avanti con pervicaci motivazioni sia giunta a un esito positivo ”.
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