Sabina accende i fari sul doposisma

L’Aquila – (di Mardin Nazad) – Ieri sera centinaia e centinaia di persone hanno affollato Piazza Duomo per vedere lo straordinario film documentario “Draquila – l’Italia che trema” di Sabina Guzzanti,che da venerdì 7 maggio sarà in visione in molte sale cinematografiche. “Non mi aspettavo questa accoglienza – ha dichiarato la Guzzanti, presente all’evento – Pensavo ci sarebbero state molte contestazioni e invece no. E’ stata la proiezione più bella che ricorderò”.
«Trema l’Italia. Per i privilegi di pochi, per le leggi ad personam , per l’appropriazione indebita dei fondi pubblici, per la corruzione, per le caste, per i servizi negati ai cittadini, per la speculazione edilizia. Trema e si sgretola lentamente. Non restare a guardare. Dai una scossa al cambiamento. Il diritto di espressione è il cemento della democrazia». Con queste parole forti si apre il docu-film di denuncia che ha messo in luce – secondo la Guzzanti – il malaffare nascosto dietro la tragedia aquilana, e taluni comportamenti del Dipartimento della Protezione Civile con le modalità di gestione del post-terremoto. “Non ho potuto intervistare nessuno della Protezione civile – puntualizza Sabina – Bertolaso fino all’ultimo ha detto che ci avrebbe concesso un’intervista, ma alla fine non lo ha fatto senza farci sapere nulla. Sono veramente contenta di averlo presentato a L’Aquila” anche se forse non tutti gli aquilani avranno l’occasione di vederlo proprio venerdì, giorno di uscita in molte sale. Infatti, sembra che nell’unica multi-sala cinematografica aquilana non verrà proiettato. Perché? Si mormora che il gestore della stessa, offeso dalla scelta di aver voluto trasmettere il film in Piazza Duomo, non renderà disponibile la pellicola. Tuttavia sul sito della multi-sala il film risulta regolarmente in programmazione dal 7 maggio. (Nella foto parte del pubblico nel tendone)