Novità per la ricostruzione? Sì, una: nei piccoli centri le macerie sono ancora tutte lì


L’Aquila – I DOCUMENTI DI CHIODI – Durante la riunione odierna con i sindaci, che aspettano certezze sulla ricostruzione, il Commissario delegato Gianni Chiodi, ha presentato l’ultimo documento della Struttura Tecnica di Missione, coordinata da Gaetano Fontana. ”Il nuovo lavoro contiene importanti novita’ per quanto riguarda la ricostruzione e la riperimetrazione dei centri storici – ha affermato Chiodi – In particolare e’ volto ad agevolare e semplificare il difficile percorso della ricostruzione, perche’ contiene suggerimenti utili dal punto di vista urbanistico e le modalita’ attuative dei piani di ricostruzione. E’ stata realizzata una semplificazione che ha riguardato il Comune dell’Aquila, relativa alle sei aree del centro storico su cui abbiamo lavorato di piu’ e che rappresentano le zone di inizio della ricostruzione”.
LE SCHEDE – Nel nuovo documento sono state quindi riproposte anche agli altri Comuni le schede suggerite al Comune dell’Aquila, in modo da agevolare il compito della ricostruzione. Chiodi ha poi affrontato la questione delle difficolta’ di ripresa delle attivita’ commerciali. ”Un problema serio – ha sottolineato – poiche’ si comprende benissimo come i titolari, anche se riuscissero a riaprire le loro attivita’, potrebbero avere delle problematiche connesse alla carenza di domanda”.
PROBLEMI ENORMI – Le parole di Chiodi sono state accolte con interesse dai sindaci, ma i problemi, se per L’Aquila sono ovviamente enormi, non lo sono meno per i piccoli centri del cratere, in molti casi completamente distrutti o spariti nelle parti antiche e storiche. In città lo sgombero delle macerie, dopo mesi e mesi persi, sta procedendo, sia pure lentamente e senza l’indicazione dei siti per i detriti, che continuano a restare solo promesse avallate persino dal Ministro Prestigiacomo, e sempre “appese” al nulla di fatto. Nei centri minori, il problema è all’anno zero: non si è cominciato nè si sa quando ciò avverrà e chi lo farà: amaro per i sindaci sentir parlare di ricostruzione, in situazioni del genere. Ancora più amaro quando sopraggiungono le solite velenose polemiche politiche, partite addirittura dai vertici del Governo.
“COMUNI FATE PRESTO” – Un sollecito, comunque, ai Comuni del cratere, affinche’ rendicontino i fondi finora loro assegnati e impiegati, e’ stato rivolto dal Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi durante un incontro con i Sindaci, in corso alla caserma della Guardia di Finanza. ”Ribadisco che la Struttura commissariale – ha osservato Chiodi – non puo’ procedere ad altre anticipazioni di fondi se prima non vengono effettuati dai Comuni i rendiconti delle somme gia’ messe a disposizione dal Dipartimento di Protezione civile”. Il Commissario ha inoltre ricordato che i Sindaci possono rivolgersi alla SGE per avere un aiuto nelle procedure amministrative. Nel corso dell’incontro e’ anche emerso che solo cinque Comuni hanno finora richiesto ufficialmente alla SGE nuovi fondi per far fronte alle esigenze connesse alle emergenze causate dal terremoto


05 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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